Dossier

Alla ricerca di vita extraterrestre: il Programma SETI

Quali aspettative per il futuro del Progetto SETI?

Il programma SETI nel nostro paese e` a “fondi zero, si guarda con grande fiducia alla Bioastronomia che, sembra decollare definitivamente anche nel nostro paese. Questo significherà avere finalmente finanziamenti dedicati a questa importante ed affascinante ricerca che permetteranno la progettazione di acquisizioni dati velocissime con post analisi in tempo reale. Il che renderà possibile l'implementazione di nuovi algoritmi più efficienti della ben nota Fast Fourier Transform usata fino ad ora, tipo la trasformate KLT (Karunen / Loewe Transform) ed, eventualmente, analisi Wavelet.

SETI Italia - logo Il programma SETI è una grande sfida che l’uomo, per la sua indole, non ha potuto non cogliere. Ed è proprio questa curiosità e smania di conoscere che lo hanno accompagnato dalle caverne fino ai giorni nostri. L’importanza e la portata di questa ricerca sono tali da superare quello che è il puro aspetto scientifico. Sarebbero infatti enormi le implicazioni filosofiche, teologiche, sociologiche e psicologiche che subentrerebbero in caso di conferma di esistenza di altri esseri intelligenti. Scoprire di essere in compagnia in questo immenso universo ci farebbe sentire anche meno soli e con meno timore del grande vuoto che ci circonda e forse, a questo punto, a noi basterebbe solo avere questa certezza. D’altronde sarebbe estremamente difficile mettersi in contatto, sia per le insormontabili distanze che per le enormi diversita` che sicuramente ci sarebbero tra noi e “loro”. Non per ultimo, si deve anche considerare che la storia ci ha insegnato come sul nostro pianeta il contatto tra civiltà molto diverse tra loro ha portato spesso alla sudditanza o cancellazione di quella più “debole”.

La ricerca di messaggi radio provenienti da civiltà intelligenti disperse nell'universo rappresenta oggi una formidabile sfida dell'intelletto umano che, se coronata da successo, potrebbe tradursi in uno dei maggiori eventi dell'intera storia della razza umana.

Da più di 35 anni enormi parabole scandagliano incessantemente il cielo in ogni direzione nella speranza di raccogliere qualunque flebile segnale che ci dimostri che non siamo soli in questo sterminato universo.

Ma se dovesse arrivare, saremo noi in grado di riconoscerlo e comprenderne significato, pacifico o pericoloso che possa essere?

Oggi conosciamo un solo tipo di vita, il nostro, e ci stiamo rendendo conto sempre di più della sua straordinaria complessità; risulta difficile, se non impossibile, immaginare un ciclo evolutivo diverso da quello che si è sviluppato sul nostro pianeta, ma non possiamo certamente escludere che la natura possa aver scelto altri itinerari raggiungendo obiettivi per noi inimmaginabili; così come non possiamo in alcun modo prevedere gli sviluppi tecnologici di una civiltà che sia avanti a noi di centinaia, migliaia o, addirittura, di milioni di anni. Potremmo non avere alcuna possibilità di comunicare. La vita aliena potrebbe essere già qui ma essere sempre sfuggita ai nostri sforzi di identificazione.

SETI Institute - sede Gli scienziati coinvolti in prima linea in questa ricerca difendono, ovviamente, a spada tratta la loro tesi "La ricerca di intelligenze extraterrestri" sostiene Jill Tarter, ex ricercatrice della NASA, attuale Responsabile del Progetto Phoenix gestito dal SETI Institute e immortalata nel film Contact da Jodie Foster "Dovrebbe continuare per tutto il periodo e nei modi sufficienti a rispondere, al di là di ogni ragionevole dubbio, alla domanda %3Csiamo soli nell'universo?%3E domanda che l'umanità si è sempre posta nel corso di tutta la sua storia passata"

In 37 anni di indagini non si è scoperto nulla, questo è un dato di fatto; "Il salto tecnologico che ci separa dal primo memorabile esperimento di Frank Drake del 1960, il famoso progetto Ozma" Dice ancora Jill "E' incredibilmente grande, la sensibilità e la potenza di elaborazione dei mezzi attuali supera di 14 ordini di grandezza gli apparati utilizzati in quell'esperimento: 100.000 miliardi di volte ! E lo sviluppo prosegue incessante verso attrezzature ancor più sofisticate".

Ma evidentemente non basta ancora; le migliaia di ore complessive trascorse all'ascolto sotto le gigantesche antenne di Arecibo a Portorico, del VLA del Nuovo Messico presi a prestito anche dal film Contact, di Parkes in Australia, di Green Bank in West Virginia e di molti altri, non hanno dato alcun esito.

SETI Institute - logo Non tutto però è andato perduto, la ricerca SETI infatti è qualcosa di più di un semplice programma di studio, l'esistenza di esseri intelligenti al di fuori della Terra ha il potere di esercitare un formidabile fascino su chiunque, anche se non appartenente all'ambiente scientifico.

Così l'eredità, il patrimonio tecnologico e scientifico di uomini e strumentazioni lasciato dalla Nasa è stato raccolto da un'istituzione privata che vive di donazioni e fondi da parte di tutti coloro che credono in questa missione: il SETI Institute a Mountain View-California, il cui Presidente è Frank Drake.

Ma il cosmo tace... Dalle profondità dello spazio giungono solo rumori, fruscii, ronzii e scoppiettii provocati da un universo violento in formazione, da catastrofiche esplosioni, da enormi nubi e getti di gas incandescente che si vanno espandendo a velocità di migliaia di chilometri al secondo, da oggetti piccolissimi che ruotano come trottole impazzite compiendo decine di giri ogni secondo, ma niente di più.

Almeno fino ad oggi....

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