Dossier

Leggi, guarda, tocca. La scienza nei giornali, in tv e...

L'informazione scientifica nei giornali: tra l'incudine dell'attualità e il martello della spettacolarizzazione

Breve sintesi dell'intervento (testo raccolto da Andrea Vico)

Talvolta i quotidiani e i settimanali “generalisti” italiani pubblicano notizie di argomento scientifico che, in realtà, di scientifico hanno ben poco; spesso si tratta di vere e proprie “bufale”, come si dice in gergo giornalistico. Perché accade questo?

Perché le notizie che annunciano scoperte sensazionali fanno vendere; il fatto che siano frutto di ricerche superficiali (se non opera di veri e propri ciarlatani) o il fatto che i risultati di un esperimento siano gonfiati ad arte (e alcuni centri di ricerca, pur di guadagnare le luci della ribalta, hanno imparato come attirare l’attenzione), al direttore di un quotidiano importa poco. Così chi si trova ad essere giornalista scientifico nella redazione di una qualunque testata si trova spesso a dover scrivere articoli su notizie-bufala. Puntare i piedi col direttore o col capo redattore serve a poco: il servizio verrebbe affidato a un altro cronista, magari non esperto di scienza. Meglio allora accettare l’incarico e gestire la pseudonotizia controbilanciandola con studi seri e attendibili allo scopo di ridimensionarne gli effetti. A uno pseudo-scienziato che promette rimedi miracolosi per il cancro o per combattere l’inquinamento si può affiancare la testimonianza di un vero-scienziato che ribatte in modo pacato e presenta dati attendibili, seri e rigorosi.

L’altro “tegola” che sempre più di frequente capita a chi scrive di scienza è quella di “inventare” servizi o interi reportage per riempire le pagine degli inserti. Gli inserti sono ormai un “male necessario” perché, aumentando la fogliazione di una testata, si può aumentare il carico pubblicitario. Ma cosa scrivere tra una pubblicità e l’altra? Oggi la scienza “tira” e le nuove tecnologie hanno sempre il loro fascino ecco che si creano nuovi spazi per la divulgazione scientifica. Per evitare di dover gestire altre notizie fasulle o para-scientifiche, meglio giocare d’anticipo e proporre al direttore una lista di temi importanti e, conoscendo le “esigenze” del pubblico, sottolineare subito il lato spettacolare, l’aneddoto curioso, le belle foto che si possono pubblicare.