Dossier

Leggi, guarda, tocca. La scienza nei giornali, in tv e...

L'intervento del Vicedirettore di Focus

Breve sintesi dell'intervento (testo raccolto da Andrea Vico)

Fin dalla sua nascita, 10 anni or sono, “Focus” si era posto l’obbiettivo della trasparenza e della sincerità. Non ci dovevano essere argomenti tabù e tutte le informazioni dovevano essere passate al lettore senza alcuna nostra “interpretazione” o manipolazione. Di un fatto scientifico dovevamo raccontare tutto, senza censure; ogni lettore, poi, avrebbe interpretato e deciso per suo conto.

Quindi sul nostro mensile si è parlato di tutto: dagli argomenti più alti e nobili (la fisica delle particelle, le teorie evoluzionistiche di Darwin, le ricerche contro i tumori…) a quelli più solo apparentemente frivoli (le dita nel naso, le forme del corpo femminile…) o scomodi e spinosi (la valenza terapeutica degli spinelli, l’astrologia e la chiaroveggenza…) e sempre in modo scientifico, smontando e denunciando le frodi, ma anche evidenziando quei risultati non molto graditi ai “conservatori”.

Inoltre cerchiamo sempre di dichiarare al lettore le nostre fonti in modo che possa lui stesso verificare quanto scriviamo e, quando lo desidera, proseguire l’approfondimento di un tema. Quando è possibile gli forniamo gli strumenti per andare a “toccare con mano” la veridicità o la falsità di quanto gli altri giornali scrivono. Ad esempio, in occasione della manifestazione svoltasi ai primi di aprile al Circo Massimo di Roma, perché arrendersi di fronte al balletto delle cifre proposto dai sindacati, dalla questura e dal governo? Conoscendo la tecnica per calcolare gli assembramenti e dimensionare le folle (quante persone ci stanno in un metro quadro e quanti metri quadri misura lo spazio occupato da un raduno) ciascuno può osservare le immagini in televisione e fare le sue valutazioni.

Per “Focus”, poi, le immagini hanno lo stesso peso del servizio fotografico. Tante parole non servono se non sono corredate da immagini chiare, esemplificative e coinvolgenti. Posso anche descrivere nei minimi particolari quello che un gruppo di piranha può fare, in pochi istanti, ad un agnello caduto in acqua, ma è nulla in confronto alla carica emotiva e all’immediatezza dell’informazione che mi possono dare due foto: quella dell’agnello “intero” e quella dello stesso animale spolpato.

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