Dossier

Il fumo di sigaretta

Fumo ed altre sostanze degne di nota

La dipendenza dalla nicotina

La nicotina ha la capacità di indurre dipendenza più di ogni altra sostanza d’abuso.

E’ stato identificato un recettore (una molecola esposta sulla superficie delle cellule che monitora l’esterno e trasmette le informazioni all’interno delle cellule) presente nel cervello, chiamato recettore aceticolinico neuronale ad altà affinità per la nicotina, che lega la nicotina e ne potenzia gli effetti.

L’attività su questa proteina da parte della nicotina sembra essere essenziale per lo sviluppo di dipendenza. Infatti, i topi modificati geneticamente in cui questo recettore non funziona, presentano un minor desiderio di autosomministrarsi la nicotina rispetto agli animali non modificati.

In futuro questa scoperta potrebbe essere utilizzata per un trattamento che aiuti a smettere di fumare.

Il catrame

E’ noto da diversi anni che il catrame è cancerogeno. Inoltre, è il fattore contenuto nelle sigarette che da solo rappresenta il rischio maggiore per la salute. Proprio per questo motivo è stato fatto molto affinché venisse ridotto.

Studi epidemiologici dimostrano che l’utilizzo di sigarette a basso contenuto di catrame sia correlato con un minor rischio di tumore al polmone.

Questo provvedimento però non ha risolto il problema, poiché, sebbene ridotto, il rischio rimane elevato anche con basso catrame.

Monossido di carbonio: aroma del fumo

Il monossido di carbonio è tristemente noto per le numerosi morti dovute a stufe mal funzionanti che la cronaca ogni inverno riporta.

Il suo ruolo nella tossicità da fumo non è molto chiaro, sembra essere importante nello sviluppo di malattie cardiovascolari, in particolare dell’ischemia cardiaca (la ridotta irrorazione sanguigna delle pareti del cuore, concausa dell’infarto).

Il suo contenuto nelle sigarette è stato ridotto, anche perché notoriamente è un gas tossico. Ha un certa importanza nella dipendenza psicologica poiché contribuisce all’aroma del fumo.

Monossido di azoto: non solo cancro e malattie cardiovascolari

Il monossido di azoto è prodotto dalla decomposizione dei nitrati presenti nel tabacco e inalato dai fumatori.

Si trasforma rapidamente in diossido di azoto, irritante per le vie respiratorie. Si sospetta che il monossido di azoto possa interferire con le funzioni normalmente svolte all’interno delle cellule da questo gas, che viene prodotto nel nostro corpo in dosi controllate e regolate per svolgere importanti funzioni (comunicazione fra le cellule, rilassamento muscolare, controllo del flusso sanguigno).

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