Dossier

Di che cosa siamo fatti noi e tutto ciò che ci circonda? Quali sono le leggi che fanno sì che la materia si comporti come lo vediamo? Queste sono domande antiche, che nel corso della storia hanno spinto l’uomo a sondare in profondità la realtà per spingere sempre un po’ più lontano i confini della conoscenza. E questa ricerca è sempre stata accompagnata da una spinta alla realizzazione di strumenti adeguati alla frontiera che si voleva varcare, ideando e costruendo nuove macchine per sperimentare e per misurare.

Gli scienziati alla scoperta dei segreti della natura molte volte non sono consapevoli di tutte le applicazioni che i loro studi potranno avere, ma spesso sono proprio le ricerche che non paiono destinate ad avere un’utilità pratica a trovare invece sviluppi inattesi. La risonanza magnetica e la radioterapia, ad esempio, strumenti oggi all’avanguardia nella diagnosi e la cura in medicina, hanno la loro origine fra le tecnologie realizzate per accelerare particelle. E che dire del World-Wide Web, pensato da un fisico in un centro di ricerca internazionale per facilitare l’accesso dei suoi colleghi ai dati sperimentali e diventato uno strumento di comunicazione a cui sempre meno persone possono rinunciare?

Oggi gli strumenti per migliorare la nostra conoscenza delle leggi fondamentali che governano il mondo sono spesso così costosi e sofisticati che un singolo laboratorio o un’università non possono procurarseli da soli. Così, accanto a ricerche importanti che necessitano di mezzi più limitati o che possono svilupparsi con il supporto delle imprese private, gli stati finanziano grandi centri di ricerca che servono come punto di riferimento per tutto il territorio nazionale o addirittura sono il risultato della collaborazione fra più paesi. E’ in questi laboratori che fisici di varie nazionalità e università, insieme a ingegneri e informatici, continuano a scrutare il microscopico per capire sempre meglio i meccanismi di base della natura.