Dossier

Scienze Botaniche a Torino tra Settecento e Novecento

L’Accademia delle Scienze, al di là dell’ateneo torinese e gli «irregolari» della botanica

Palazzo dell'Accademia delle Scienze L’Accademia delle Scienze di Torino, fin dalle sue origini è sempre stata aperta alla collaborazione con l’Ateneo torinese. Tuttavia molti Accademici delle Scienze che contribuirono al progresso della Biologia Vegetale, non ebbero alcun legame con l’Ateneo torinese. In primis non tutti gli accademici che operarono per il progresso delle scienze botaniche sono stati botanici. Non a caso il repertorio del primo centenario dell’Accademia alla voce «Botanica» rimanda anche ad «Agricoltura», «Chimica», «Farmacia», «Paleontologia».

In secondo luogo molti valenti botanici piemontesi non ebbero la cattedra universitaria, basti qui ricordare Giovan Pietro Maria Dana (socio fondatore), Ludovico Bellardi (tesoriere dal 1808 al 1825), Michele Buniva (bibliotecario nel 1801) e il barone Vincenzo Cesati. Le loro opere sono sovente pubblicazioni accademiche. Senza dimenticare che molti medici, specie in piccoli centri, ascritti all’Accademia ma oramai dimenticati raccolsero dovizia di documenti sulle flore locali che spigolando possono essere ritrovati in Accademia.

Inoltre molti accademici che hanno segnato pietre miliari nel progresso della Botanica appartengono agli antichi Stati Italiani. Antonio Targioni Tozzetti accademico dal 18 febbraio 1837, botanico insigne del Granducato di Toscana, il marchese Cosimo Ridolfi ascritto come «agronomo in Pisa» fondatore delle prime scuole agrarie universitarie italian, Carlo Vittadini micologo milanese passato alla storia per le trattazioni sui funghi ipogei, il napoletano cavalier Michele Tenore autore della Flora Neapolitana, il siciliano Filippo Parlatore, un sistematico di tale importanza che ancor oggi la Fondazione a suo nome è tra le massime autorità mondiali per la floristica. Infine altri sono stranieri e dei più insigni, lo svizzero Augusto Piramo De Candolle uno dei più importanti sistematici del XIX secolo, il bavarese Justus Liebig fondatore della fisiologia vegetale scientifica, Luigi Tulasne, uno dei più importanti micologi. E non va dimenticato Charles Darwin che, come pochi forse ricordano, è anche autore di opere botaniche.

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