Dossier

Scienza e nutrizione

Scienza e nutrizione

Due aforismi celebri - "Fa che il cibo sia la tua medicina (e la medicina sia il tuo cibo)" di Ippocrate e "L’uomo è ciò che mangia" di L. Feuerbach - racchiudono l’essenza degli indirizzi più attuali e innovativi nella ricerca scientifica legata alla nutrizione.

Tutti gli alimenti che costituiscono la nostra dieta hanno origine da piante o animali. Lo studio e le applicazioni di nuove discipline scientifiche destinate a migliorare la qualità dei cibi ed il loro apporto salutare nei confronti dell’alimentazione umana comincia dalle materie prime, nei campi e negli allevamenti, e prosegue con le operazioni di trasformazione, conservazione e consumo.

A premessa di alcune informazioni e approfondimenti sulla ricerca scientifica relativa all’alimentazione, cioè all’assunzione di sostanze necessarie al proprio metabolismo e alle funzioni vitali, è utile fare però alcune riflessioni sulle caratteristiche molto diverse che l’atto del nutrirsi assume nelle diverse aree del nostro pianeta.

Nei paesi poveri i problemi di mancanza o carenza di cibo hanno ancora oggi il sopravvento rispetto alla possibilità di scegliere quale cibo consumare. Per questa parte della popolazione mondiale - la FAO nel 2003 ha stimato in oltre 852 milioni le persone cronicamente affamate e in circa 2 miliardi le persone con problemi discontinui di fame - è stato coniato il termine di “insicurezza alimentare”. Si tratta di una condizione nella quale la mancanza, o non sicurezza, del consumo dei cibi di base non garantisce la quantità di energia e di nutrienti necessari per una vita produttiva. In queste situazioni, la sicurezza alimentare, nell’accezione occidentale del termine, ovvero insieme di requisiti positivi dei cibi e garanzie per i consumatori, è ancora inapplicabile e la scienza alimentare ha scarse basi su cui progredire.

Nei paesi in via di sviluppo la forte crescita demografica, unita ad una urbanizzazione crescente e a maggiori disponibilità economiche, comporta una modificazione delle abitudini alimentari. In queste aree diventa indispensabile trovare coltivazioni che abbiano alta produttività ed elevate qualità igieniche e nutrizionali e condurre campagne d’informazione per indirizzare le scelte nutrizionali più corrette.

Nei paesi occidentali infine, dove le risorse sono abbondanti, la ricerca è indirizzata ad individuare i rapporti che legano gli apporti nutrizionali al buon funzionamento dell’organismo e alla prevenzione delle malattie, con la prospettiva di giungere alla dieta personalizzata in base al genoma di ciascuno per vivere in salute. L’obiettivo ambizioso potrà essere raggiunto, ricerca scientifica a parte, solo con il coinvolgimento attivo dei consumatori, che dovranno avere maggiori e migliori conoscenze sui propri fabbisogni alimentari, competenze che già da tempo impegnano gli Stati in politiche di educazione alimentare.

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