Dossier

Progetto Guarini

POF

I sensori a tecnologia POF (Plastic Optical Fibers) sono utilizzati per monitorare le deformazioni della particolare struttura architettonica della Cappella. L’impiego delle fibre ottiche permette di non avere correnti elettriche all’interno dei circuiti dei sensori che quindi, scarichi da differenze di potenziale e percorsi solo da fasci di luce, non potranno essere causa di inneschi di incendi.

POF - Progetto GuariniIl Progetto è stato elaborato sulla base di queste tecnologie al fine di disporre di uno strumento diagnostico con la massima affidabilità delle misure e col minimo impatto sull’estetica della struttura, in un ambito dove il valore della costruzione e del suo contenuto renderebbero gravissimi i danni provocati dal fuoco. 

La tecnologia POF  è basata su principi di fotonica applicata a conduttori di luce di tipo polimerico. Queste fibre possono trasmettere i dati digitalizzati e insieme fungere da elemento sensibile integrato per il monitoraggio di parametri statici (spostamenti) e dinamici (accelerazioni).

I sensori a base POF risultano estremamente piccoli, maneggevoli e isolati galvanicamente grazie all’utilizzo della plastica generalmente a base di PMMA (conosciuto anche come Plexiglass o Perspex). A differenza della fibra ottica in vetro, che funziona con luce infrarossa, la fibra plastica funziona con luce visibile e, a differenza dei cavi elettrici classici, non emette radiazioni elettromagnetiche e risulta immune da interferenze. Questa tecnologia presenta una sicurezza intrinseca per cui le POF non possono innescare incendi o esplosioni. I sistemi basati sulle POF,  a parità di prestazioni, presentano costi inferiori.

Suggerimenti