Dossier

Da dove vengono pioggia e bel tempo?

Le forze in gioco

Secondo un fenomeno ben conosciuto a tutti, osservabile aprendo una finestra in pieno inverno, è l’aria fredda che entra nella zona occupata dall’aria calda. Si tratta di un fenomeno di base della termodinamica grazie al quale i meteorologi sono in grado di comprendere, spiegare e prevedere il tempo che fa e che farà. L’aria calda si solleva naturalmente a causa della sua leggerezza, lasciando così posto all’aria fredda che, essendo più densa, occupa gli strati più bassi e si dispone nello spazio lasciato libero.

In scala planetaria, tutta la circolazione atmosferica è regolata da questo principio di base. Le grandi masse d’aria presenti intorno al globo, ciascuna caratterizzata da un livello omogeneo di temperatura e umidità, si spostano e si scontrano a causa della loro differenza di densità, e quindi di pressione.

Coperture nuvolose Sul continente europeo, il clima è influenzato da cinque grandi masse d’aria: artica, polare marittima, polare continentale, tropicale marittima e tropicale continentale. Queste masse d’aria sono in continuo movimento, una dinamica regolata fondamentalmente da due forze: la forza di gradiente di pressione e la forza di Corioli. La forza di gradiente di pressione è quella di cui si è già detto: risulta dalla differenza di pressione tra due punti, e spinge le masse d’aria ad avere un movimento che va dalla alta alla bassa pressione. Questa forza è il punto di partenza dei movimenti delle masse d’aria. Senza di essa, l’atmosfera sarebbe probabilmente immobile, senza un alito di vento. Quanto alla forza di Corioli, generata dal movimento di rotazione terrestre, spinge tutti i fluidi in movimento verso la destra del loro movimento iniziale nell’emisfero nord, e verso la sinistra nell’emisfero sud. E’ questa forza che da’ un aspetto turbinoso alle depressioni che facilmente vengono riprese con le immagini satellitari.

Combinando le forze in gioco, si ottiene la traccia di base dei movimenti di masse d’aria nei due emisferi: in quello nord avvengono nel senso di rotazione delle lancette dell’orologio attorno alle zone di alta pressione e nel senso inverso attorno alle zone di bassa pressione. Ad una stessa altitudine, due diverse masse d’aria hanno sicuramente due livelli di pressione differenti e, quando si scontrano, si creano inevitabili movimenti dovuti alle forze che si creano tra di esse. Si vedono apparire a questo punto i cosiddetti fronti meteorologici. Fronte freddo in arrivo sul centro Italia Si parla di fronti “freddi” quando una massa d’aria fredda va a scontrarsi contro una massa d’aria calda. Seguendo il principio della termodinamica, l’aria fredda si insinua sotto quella calda, facendo salire quest’ultima in alto. Al contrario, si parla di fronte “caldo” quando una massa d’aria calda si sposta verso una massa d’aria fredda e le si sovrappone. In un caso come nell’altro, i fronti sono all’origine di depressioni. Queste depressioni frontali sono spesso sinonimo di perturbazioni delle condizioni meteorologiche nella zona interessata.

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