Dossier

Inquinamento acustico

Le fonti del rumore

L’inquinamento acustico è prodotto da innumerevoli rumori i quali, a loro volta, hanno origine da alcune ben definite fonti. Ai giorni nostri le principali sorgenti di rumore possono essere identificate nel traffico stradale, nelle ferrovie, nel traffico aereo, nell’industria, nei cantieri, nella vita domestica e nelle basse frequenze.

Traffico stradale

È identificato come la principale causa di rumore nei paesi industrializzati. Uno studio dell’Unione Europea ha evidenziato che su circa 200 milioni di cittadini comunitari circa il 60% è stato esposto a emissioni sonore prodotte da traffico stradale superiori a 55 dB, mentre il 39% ha dovuto sopportare livelli acustici pari a 60 dB. Questi dati hanno spinto a stabilire dei limiti di emissione di rumore per tutti i nuovi veicoli immessi in circolazione e poiché tali limiti sono stati abbassati di anno in anno le auto di più recente produzione presentano indici di rumorosità di 8 – 10 dB inferiori rispetto a quelli di vetture immatricolate poco più di dieci anni fa.

Ferrovie

Il treno è sempre stato considerato un mezzo di trasporto ecologico, ma studi recenti hanno dimostrato che l’impatto ambientale dei trasporti ferrati ha un alto valore in termini di inquinamento e di costi. La rumorosità ha sempre rappresentato un problema oggettivo e anche se treni e motrici di ultima generazione risultano molto più silenziosi dei convogli tradizionali l’attuale normativa prevede che le ferrovie debbano seguire percorsi lontani dai centri abitati ed essere attrezzate con adeguati sistemi di abbattimento dei rumori, come per esempio le barriere fonoisolanti in prossimità delle zone residenziali.Ferrovia

Traffico aereo

La principale causa di rumore nel caso degli aerei è il motore, tanto per i velivoli a reazione che per quelli con propulsione a elica. Per questa ragione, in considerazione anche del rilevante aumento del traffico aereo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, le autorità competenti hanno varato normative per la limitazione e il controllo delle emissioni sonore dei velivoli. I produttori del settore hanno recepito la necessità e si sono attrezzati di conseguenza, al punto che i nuovi aerei, pur avendo spesso una stazza e una capienza molto maggiore rispetto a quella dei loro predecessori, presentano una rumorosità anche di 20 dB inferiore agli aviogetti progettati dopo la metà del secolo scorso.

Industria

Il rumore prodotto dagli insediamenti industriali in passato riguardava solo le zone dove sorgevano grandi impianti metallurgici o manifatturieri, oggi invece la frammentazione della produzione ha portato l’inconveniente della rumorosità anche nel cuore dei centri a elevata densità di popolazione. Il rumore è prodotto principalmente dai macchinari, che per ragioni economiche e di logica di mercato non si fermano neppure di notte, e dalle ventole degli impianti di riscaldamento e condizionamento dell’aria, spesso collocate in posizioni non adeguate.

Cantieri

Sono causa di una rumorosità inaspettata e contingente e, proprio per questo, più difficilmente sopportati dai residenti delle zone interessate. All’interno dei cantieri è prodotta un’infinità di rumori: continui e ininterrotti nel caso di compressori, centrifughe e ventole, intermittenti nel caso di martelli pneumatici e seghe elettriche. Paradossalmente, tuttavia, proprio a causa della natura temporanea e provvisoria del cantiere, la normativa è più “morbida” e il livello di tolleranza ammesso è generalmente superiore a quello consentito di norma per altri tipi di attività.

Vita domestica

In questa categoria rientrano le cosiddette attività ricreative, rappresentate da tutte quelle infrastrutture caratterizzate da elevata rumorosità come discoteche, aree attrezzate per concerti o manifestazioni di vario tipo, piste per corse di moto o auto. La loro proliferazione nel corso degli anni, incentivata da amministrazioni locali spesso poco attente o compiacenti, ha determinato una recrudescenza del problema dell’inquinamento acustico. Anche l’attività domestica vera e propria, tuttavia, è causa di un’insospettabile considerevole quantità di rumore: l’uso improprio degli elettrodomestici (televisore e stereo ad alto volume, lavatrici e lavastoviglie lasciate accese di notte, trapano e tosaerba azionati in orari non consentiti) incide in modo rilevante sulla quantità di rumore prodotto da un insediamento abitativo. In questo caso però più che un’adeguata applicazione della normativa può l’educazione e il buonsenso dei singoli.Pubblicità aspirapolvere

Emissioni a bassa frequenza

È un fenomeno che incide su una piccola fetta di popolazione, ma che può essere particolarmente molesto per chi ne è interessato. Le emissioni a bassa frequenza sono spesso generate da fenomeni di risonanza e generano una sensazione di fastidio continuativa e cronica che può avere effetti negativi non solo a livello fisiologico, ma anche emotivo. Le principali fonti sono caldaie, bruciatori e ventole, caratterizzate da emissioni sonore prolungate, monocorde e appena percettibili.

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