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La rivoluzione della musica digitale

La rivoluzione della musica digitale

La prima tecnologia digitale a largo consumo che si è affermata nel mercato mondiale è sicuramente quella legata alla musica

Non più di dieci anni fa la riproduzione musicale nelle case avveniva tramite i dischi di vinile o le musicassette a nastro magnetico. Attualmente non solo si può scegliere fra formati diversi, ma si può anche approfittare di diverse tipologie di riproduzione.

Il Cd musicale è il supporto digitale di maggiore successo, sia per la sua qualità nella memorizzazione dei dati audio, che per le sue innate caratteristiche di durata nel tempo. La riproduzione dell’audio digitale naturalmente beneficia delle nuove tecniche di campionamento della musica, durante le fasi che coinvolgono gli studi di registrazione, e dei “trattamenti” in post-produzione che tendono a rendere i suoni più nitidi e puliti.

La presenza dei personal computer nelle case, come un tempo è stato per le radio, ha cambiato anche il modo di ascoltare la musica. Un tempo l’ascolto era esclusivamente passivo: non era possibile nessun tipo di intervento sui processi che si nascondevano dietro i supporti. Adesso si può avere a che fare direttamente con le tracce audio, modificandole e volendo archiviandole, senza particolari decadimenti qualitativi, sia sugli hard disk, che su altri supporti digitali, come Cd, Dvd, ecc.

L’accesso alla tecnologia, che si nasconde dietro le produzioni musicali, è finalmente possibile senza ingenti investimenti e con grande facilità. Per questi motivi l’accesso alla cultura musicale mondiale è finalmente libero: perso il valore materiale, legato ai supporti, il concetto di proprietà della musica ha subito un radicale cambiamento.

Le tecnologie di compressione dell’audio sono infatti la massima espressione di questa filosofia. Lo standard Mp3 è un semplicissimo sistema che trasforma le tracce audio in file, comprimendone notevolmente le dimensioni. In questo modo una singola canzone in Mp3 occupa a malapena pochi Megabyte. Il prezzo da pagare è un leggero abbassamento della qualità audio, difficilmente percepibile.

Volendo, i dati impressi sui CD musicali potrebbero essere utilizzati così come sono, ma le loro generose dimensioni ne limiterebbero le potenzialità di uso. Utilizzando un semplice lettore CD del personal computer si può quindi estrarre l’audio dai supporti digitali e poi “giocarci” in grande tranquillità. Sfruttando l’ampia offerta software freeware presente sul Web si può manipolare a piacere il suono e quindi creare nuove tracce audio.

Non è un caso che, con la nascita di questi semplici strumenti software, siano nate nuove correnti musicali che fanno del campionamento l’elemento fondamentale di ogni nuova produzione artistica.

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