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Dall'Istituto Boella nuove tecnologie per una vita migliore

L'Istituto Superiore Mario Boella sta lavorando a due interessanti progetti per aiutare gli ipovendenti a muoversi e i soccorritori alpini ad agire tempestivamente in caso di emergenza.

L'Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) sulle tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni fu fondato nel luglio 2000 da Compagnia di San Paolo e dal Politecnico di Torino e, successivamente, ha accolto altri soci industriali.

L’Istituto è oggi un Centro di Ricerca Applicato Industriale specializzato nelle tecnologie wireless nel quale trovano impiego circa 250 ricercatori del centro, del Politecnico e dei partners, occupati in vari settori che spaziano dalle antenne alle tecnologie radiomobili e ai ricevitori satellitari.

Questa organizzazione sinergica permette alle imprese socie di sviluppare e produrre le le nuove applicazioni elaborate nei laboratori in tempi più rapidi, riducendo notevolmente i costi. L'Istituto segue oggi una ventina di progetti finanziati da Istituzioni Nazionali o Regionali, altri venti finanziati dalla Comunità Europea (essenzialmente VI Programma Quadro) e oltre quaranta cooperazioni industriali di eccellenza.

Un’altra importante caratteristica dell’Istituto è quella di agire sinergicamente con gli altri Centri di Ricerca Industriali del Torinese e di partecipare attivamente in un contesto particolarmente vivo e propulsivo per l’innovazione (Fondazione Torino Wireless, Incubatore d’Impresa I3P).

Interno dell'Istituto Superiore Mario Boella - ISMB - Torino Durante ESOF 2008 svoltosi in luglio Barcellona l'ISMB ha presentato due nuovi interessanti progetti di ricerca.

VISUS - RFID a supporto degli ipovedenti. Un progetto che si propone di dare un supporto agli ipovedenti grazie all'impiego dei tagRFID (acronimo di Radio Frequency IDentification, traducibile in Identificazione a Radio Frequenza) che possono essere considerati come l'evoluzione del codice a barre e della banda magnetica.

L'idea è di creare dei percorsi sia indoor che outdoor nei quali inserire i tag RFID, cioè delle etichetteelettroniche in cui sono contenute tutte le informazioni necessarie per capire dove ci si trova; i percorsi, infatti, devono essere tutti georeferenziati in maniera univoca, cioè ad ogni tag devono essere riferite le coordinate spaziali universalmente riconosciute in Europa o in altri territori.

I percorsi realizzati grazie all'impiego di nastri contenenti tag, possono essere letti da un bastone "intelligente" nel quale è posizionato un lettore a radio frequenze in grado di capire le informazioni contenute nei tag; a quel punto il bastone trasferisce le informazioni via Bluetooth ad un apparato cellulare che riporta le informazioni in modalità vocale all’utente non vedente.

Su percorsi così preparati il non vedente è costantemente informato circa la direzione verso la quale si sta dirigendo e viene informato inoltre di ogni potenziale pericolo nella sua prossimità, come la presenza di gradini, di una svolta, o di una porta automatica. Le applicazioni di questa tecnologia potrebbero davvero migliorare la vita dei non vedenti, basti pensare alla possibilità di preparare il percorso casa-lavoro, inserendo informazioni anche sugli attraversamenti pedonali, in modo da renderlo sicuro e piacevole.

NICE (Navigation In Case of Emergency) - Attività per il Soccorso Alpino Regionale Piemontese. In questo caso si tratta di un progetto che nasce dall'esigenza di legare attività di ricerca a servizi e applicazioni reali. In quest'ottica nasce la collaborazione con il Soccorso Alpino Regionale Piemontese per poter fornire, tramite un centro di controllo remoto, servizi di posizionamento in modo completamente automatizzato di supporto a chi lavora in un ambiente non facile come la montagna.

Galileo, i satelliti Il progetto prevede la realizzazione di terminali utente su palmare da collegare a un dispositivo che integri: un ricevitore GPS (Global Positioning System, un sistema di posizionamento su base satellitare, a copertura globale e continua collegato, in Italia, al sistema satellitare Galileo), un modem GPRS (General Packet Radio Service) per l'uso di un canale dati digitale e un altro modem per la gestione e l'uso del canale radio dedicato del Soccorso Alpino, grazie alle radio in dotazione dei soccorritori.

Il centro di controllo è invece dotato di ricevitori GPS e EGNOS (European Geostationary Navigation Overlay System, ovvero sistema geostazionario europeo di navigazione di sovrapposizione), in grado di fornire una posizione precisa, partendo dalle misure effettuate dai terminali mobili e ricevute tramite il canale dati radio o GPRS.

Il progetto prevede inoltre la gestione di mappe digitali utilizzabili sia dal centro di controllo del Soccorso Alpino sia dall'utente, tramite l'uso di appositi software cartografici. Questo permette al centro di controllo di gestire in maniera automatizzata le informazioni e le risorse sul campo e di rendere efficaci le operazioni di soccorso o monitoraggio del territorio alpino.

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