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Notizia del 08/02/2003

Microchip per curare il cancro? Sì, grazie.

Le ultime novità in campo della medicina oncologica stanno certamente su un microchip a DNA.

Grazie a questa nuova tecnologia i medici potranno in futuro identificare e classificare in maniera molto più facile e sicura i tumori, prescrivendo terapie più efficaci.

L'utilizzo dei microchip a DNA può, infatti, aiutarci nel difficile compito di analizzare il tipo di tumore da cui un paziente è stato colpito, semplicemente distinguendo le proteine che questo produce, una sorta di carta d'identità del tumore.

In maniera simile si potranno capire molte delle differenze che esistono fra i diversi sottotipi tumorali, come il loro grado di malignità e la loro prognosi. Infatti sottotipi differenti producono proteine differenti.

Un grande balzo in avanti avverrà dunque per quei casi in cui un semplice esame diagnostico non è sufficiente a capire la gravità della situazione, con un conseguente ritardo della terapia più appropriata per la cura del tumore.

In questo modo, insomma, si potranno avere diagnosi più accurate e veloci, oltre che una speranza in più nella lotta contro i tumori.

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