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Notizia del 19/12/2008

«La musica in testa»: a Trieste tre giorni di scienza, musica e didattica

musica in testa - logo Si svolge a Trieste dal 13 al 15 gennaio il workshop «La musica in testa» dedicato ai rapporti fra suono, scienze fisiche e cognitive, e modalità di apprendimento. La tre giorni di incontri, dialoghi e confronti, promossa e sostenuta da Luigi Berlinguer, presidente del Gruppo di lavoro interministeriale per lo Sviluppo della cultura scientifica e tecnologica, nasce con l’intento di ridare valore all’insegnamento della musica e delle scienze nelle scuole.

«È ormai scientificamente provato», spiega Berlinguer, «quanto la musica faccia bene ai ragazzi, non solo dal punto di vista culturale, come componente della formazione di base, ma anche cognitivo. Chi studia musica ha infatti ricadute positive anche nelle altre materie. I nostri studenti chiedono che la scuola impari a rispondere al loro naturale e profondo bisogno di musica e di scienze. E la scuola non può sottrarsi a questa chiamata».

L’evento è aperto a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione al mondo della scuola, della ricerca e della formazione in campo scientifico e musicale; è prevista la partecipazione di oltre 150 insegnanti provenienti da tutta Italia.

Attraverso una serie di interventi, volti a stimolare il confronto e il dibattito, «La musica in testa» intende mostrare come si può imparare la scienza attraverso la musica e imparare la musica tenendo in considerazione i suoi aspetti scientifici. Le recenti scoperte nell’ambito delle scienze cognitive hanno dimostrato che il rapporto tra scienza e musica e, più in generale, tra scienza e arte può contribuire a migliorare l’apprendimento in ogni ambito. Lo sviluppo della sfera emotiva può infatti avere un impatto importante sui processi di acquisizione delle conoscenze.

Come faceva notare già alla fine del XVI secolo Vincenzo Galilei, padre di Galileo Galilei, la musica è una trasmissione di suoni, artisticamente modulati, in un ambiente fisico; quindi linguaggi diversi che comunicano e interagiscono tra di loro. Riallacciando i rapporti tra musica e scienze naturali anche a scuola, sperimentando percorsi interdisciplinari d’insegnamento, è possibile superare la distanza tra le due culture, quella umanistica e quella scientifica, e stabilire un percorso comune di studi.

Il programma

Il seminario si apre alle 14.30 del 13 gennaio, con una sessione dedicata all’approfondimento scientifico e intitolata «Le basi neurologiche dell’apprendimento». Intervengono quattro illustri scienziati di fama internazionale: Jacques Mehler (Sissa, Trieste), Susan Carey (Harvard University, Usa), David Klahr (Carnegie Mellon, Usa) e Pier Paolo Battaglini (Università di Trieste).à di Trieste

La seconda giornata, mercoledì 14, è incentrata su «Problemi teorici: fisica e musica»; sono in programma interventi di Gianni Zanarini (Università di Bologna), Renato Musto (Università Federico II, Napoli), Pietro Pantano (Università della Calabria, Cosenza), Marco Maria Tosolini (Conservatorio di musica «G. Tartini», Trieste) ed Ennio Francescato (Conservatorio di musica «J. Tomadini», Udine). Segue una tavola rotonda con Luigi Berlinguer (presidente Gruppo di lavoro interministeriale per lo Sviluppo della cultura scientifica e tecnologica). Nel pomeriggio sono previste «Sperimentazioni pratiche: didattica tra musica e scienza», che si svolgeranno in sessioni parallele.

La giornata conclusiva è dedicata a «Musica e scienza nella scuola» e prevede l’intervento di Mario G. Dutto (Ministero dell’Università e della ricerca), Silvano Tagliagambe (Università di Sassari) e Sebastiano Bagnara (Politecnico di Milano). Il workshop si chiude con la tavola rotonda «Validità scientifica per i docenti e per i discenti di un insegnamento integrato delle scienze» presieduta da Luigi Berlinguer.

Non mancheranno momenti di intrattenimento culturale con il concerto dei ragazzi del Conservatorio di musica «G. Tartini» e la performance musicale «Vincenzio e l’imprinting scientifico di Galileo Galilei» con Andrea Damiani (Conservatorio di musica «Santa Cecilia», Roma) che interpreta le opere di Vincenzo Galilei, e il commento di Gianni Zanarini (Università degli Studi di Bologna) e Pietro Greco (Mcs-Sissa, Trieste).

La manifestazione è organizzata da: Gruppo di lavoro interministeriale per lo Sviluppo della cultura scientifica e tecnologica, Ufficio scolastico Regione Friuli Venezia Giulia, Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa), Science centre Immaginario scientifico, Conservatorio di musica «G. Tartini». In collaborazione con il Centro internazionale di fisica teorica «Abdus Salam» e la partecipazione di: Fondazione Idis-Città della Scienza (Napoli), Scuola di Musica 55 (Trieste), Università della Calabria (Cosenza).

Per ulteriori informazioni: tel. 040 3787 557; iannelli@sissa.it.

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