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Notizia del 29/01/2009

Fusione nucleare: nuove risorse dal supercalcolo per aiutare la ricerca

I ricercatori europei che stanno lavorando al progetto ITER, che ha come obiettivo lo studio del potere di fusione come fonte di energia pulita, sicura ed affidabile, potranno accedere alla rete di supercalcolo più potente d’Europa, il DEISA - Distributed European Infrastructure for Supercomputing Applications. Si tratta di una infrastruttura, costituita dai principali Centri di Supercalcolo europei, che, essendo attiva nell'area dell'High Performance Computing HPC- ha lo scopo di favorire la scoperta scientifica attraverso un’ampia gamma di strumenti scientifici e tecnologici.

Il progetto ITER parte dal presupposto che la fusione nucleare, il processo che porta due atomi di idrogeno a fondersi in un atomo di elio, genera energia, la stessa che alimenta sole e stelle. Ed è diversa dalla fissione nucleare, sulla quale si basano le controverse centrali nucleari odierne. Gli scienziati dovranno infatti dimostrare che si tratta di energia pulita, sicura ed affidabile e per questo fine i supercomputer hanno un ruolo di fondamentale importanza. Infatti, per progettare e condurre i necessari esperimenti di fusione, l’uso di supercomputer all'avanguardia diventa indispensabile, perché permette di eseguire simulazioni su larga scala sia del processo sia delle proprietà dei materiali.

Al progetto partecipano, oltre la UE, il Giappone, la Cina, l'India, la Repubblica di Corea, la Russia e gli USA. Il primo prototipo del nuovo tipo di centrale è in costruzione in Francia.Per l'Europa ancora una dimostrazione che “il fatto di riunire i migliori scienziati e le infrastrutture più avanzate, aiuti la comunità scientifica europea a rimanere in prima linea nella ricerca mondiale" come ha sottolineato Viviane Reding, commissario per la Società dell'informazione e i media.

Per approfondimenti

DEISA: http://www.deisa.eu/

Progetto ITER: http://www.iter.org

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