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La corsa alla Fusione Fredda non si arresta

La ricerca di una Multinazionale Canadese apre nuove strade per realizzare la Fusione Fredda

Il progetto per la realizzazione di una nuova tecnologia di fusione fredda, promosso dalla Defkalion Green Technology, una multinazionale canadese con sede a Vancouver, sembra promettere chimere irrealizzabili, ma i suoi detrattori sono in agguato. Di recente, presso i laboratori di Defkalion Europa a Milano è stato allestito quello che viene definito come il "più avanzato esperimento di fusione fredda", alla presenza di Federico Pedrocchi (conduttore della trasmissione radiofonica Moebius) e di Beatrice Mautino, in rappresentanza del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (CICAP), oltre - naturalmente - ad alcuni tecnici di Defkalion. L'intero esperimento è stato trasmesso in diretta sulla piattaforma TRIWU, tuttavia le tanto attese risposte in relazione alla produzione di energia nucleare mediante la fusione fredda di Nichel e Idrogeno, non sono arrivate.

Centrale Nucleare a FreddoL'esperimento effettuato a Milano consisteva nel surriscaldamento del reattore LENR (Low Energy Nuclear Reaction) - immediatamento rinominato R5 - e in una contestuale analisi dei valori di produzione di energia che rendesse conto dell'effettivo funzionamento dell'apparato. Nel corso dell'esperimento, i risultati sono stati trasmessi in tempo reale su uno schermo presente all'interno della sala di osservazioni, tuttavia l'intero procedimento è stato condotto "a scatola chiusa", senza possibilità di verificare l'effettivo funzionamento del reattore. Tale stato di cose non ha fatto che incrementare le voci dei detrattori che gridano all'inganno, citando la pletora di critiche che circolano all'interno della comunità scientifica; tuttavia, il problema non è nuovo, considerato che i laboratori industriali molto spesso non consentono a scienziati e tecnici esterni di partecipare al monitoraggio di test di questa tipologia.

Analoghe critiche erano state mosse nei confronti dell'altrettanto analogo dispositivo E-cat di Andrea Rossi, che affermava di essere riuscito ad ottenere energia pulita grazie alla fusione Nichel-Idrogeno. L'articolo uscito su arXiv, il portale di scienza open access gestito dalla Cornell University, non era stato sufficiente a fugare i dubbi degli scettici. Anche in quel caso, infatti, gli esperimenti condotti da Rossi in persona nel 2011 erano stati contestati, relativamente all'impossibilità di controllo effettivo - da parte degli operatori del settore - delle strutture utilizzate. 

Fino a oggi, comunque, sia il dispositivo E-cat di Rossi sia il LENR di Defkalion non hanno ancora sostenuto un effettivo esame approfondito, avvalendosi della supervisione di osservatori esterni per l'analisi di ognuno dei componenti dei dispositivi realizzati.

In ogni caso, la corsa alla fusione fredda non sembra volersi arrestare. L'ultima conferenza in merito, ICCF-18, è terminata lo scorso 27 Luglio. L'attesa per la pubblicazione degli atti dell'incontro è piuttosto intensa, considerato che subito dopo si aprirà la strada alle valutazioni degli esperti del settore. Nel corso di tale evento, infatti, Defkalion ha presentato il protocollo tecnico alla base degli esperimenti effettuati, il primo passo in avanti verso l'apertura alla comunità scientifica e alla verifica effettiva della validità delle metodologie proposte.

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