Dossier

Al LISIN alla scoperta dei segreti dei muscoli

Il sistema muscolare nello spazio

MirI ricercatori da tempo si stanno chiedendo quali possano essere le reazioni del sistema muscolare in una situazione di mancanza di gravità prolungata, quella che si trovano ad esempio a vivere gli astronauti quando sono impegnati nelle missioni spaziali. L’esercizio fisico in quelle condizioni non è possibile ed è stato osservato che in un mese si arriva alla perdita consistente della massa muscolare. Gli astronauti sovietici della Mir , pur facendo ginnastica per sei ore al giorno – osserva Merletti – hanno avuto seri problemi. Il decondizionamento fisiologico è uno degli ostacoli maggiori al prolungamento della permanenza umana nello spazio, per il quale sono quindi necessarie alcune contromisure.

Per combattere l'indebolimento muscoloscheletrico e l'atrofia muscolare che si verificano durante i voli spaziali, l'esercizio che simula l'allenamento inerziale sulla Terra potrebbe apparire come l'approccio più adatto.

Il Karolinska Institute di Stoccolma, in collaborazione con la Yoy Yo Technology, ha sviluppato uno strumento per esercizi meccanici non dipendente dalla gravità, che provoca resistenza durante azioni muscolari eccentriche e concentriche attraverso l'inerzia di un volano rotante.

Gli studi mostrano che questo tipo di esercizio produce forze e sollecitazione muscolare paragonabili a quelle tipiche di un esercizio di resistenza utilizzando pesi liberi. lisin4 Questo strumento consente lo svolgimento sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) di tutti gli esercizi prescritti dal Crew Health Care System della Nasa. Le indagini da effettuare – sostengono gli esperti - sono ancora molteplici.

Ma non solo lo spazio ha un’influenza diretta sul sistema muscolare. I ricercatori hanno studiato in passato come agisca la scarsità di ossigeno che si riscontra a quote elevate. Una spedizione è stata fatta alla Piramide il laboratorio scientifico ad alta quota sull’Everest e i dati raccolti hanno permesso di analizzare dettagliatamente per la prima volta gli effetti della permanenza prolungata sulle alte vette.

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