Dossier

Al LISIN alla scoperta dei segreti dei muscoli

Giovani ricercatori cercasi

Di cervelli in fuga si è parlato spesso e al Lisin ne sanno qualcosa. Il caso di Dario Farina è diventato emblematico ed è stato portato all’attenzione nazionale dalle telecamere della Rai e viene raccontato da Riccardo Icona nel suo libro “Televisione Aperta”. Farina, ricercatore a contratto con più di trenta pubblicazioni su riviste internazionali, al momento del concorso pubblico venne battuto da un altro candidato, con meno pubblicazioni e requisiti, e si vide così obbligato a scegliere, lasciare l’Italia o restare con borse di studio. Da anni il suo futuro è altrove, all’Univesrità di Aalborg in Danimarca dove è un docente apprezzato.

lisin6Ma non è l’unico caso: “Altri hanno scelto l’industria privata, si sono messi in proprio, questo sistema che si basa sulle borse di studio, sui contratti a termine non dà sicurezza. Le capacità di questi ricercatori hanno permesso di attivare canali di finanzaiemnto con l’Unione europea, di collaborare proficuamente con l’industria privata, eppure ci troviamo di fronte a una situazione paradossale.  Da anni si registra un fenomeno che solo in apparenza potrebbe sembrare contraddittorio, noi assistiamo alla fuga dei cervelli, ma anche ai cervelli che dall’estero arrivano qua – spiega Roberto merletti, direttore del Lisin – Questo significa che nel panorama internazionale il livello delle nostre ricerche è eccellente. Eppure abbiamo non poche difficoltà a trovare i ricercatori. Noi oggi siamo in grado di offrire alcune possibilità di lavoro, con uno stipendio medio di 1500 euro lordi, ma non è facile trovare chi voglia fare questa scommessa.”