Il dopoguerra e la ricostruzione
Ma la seconda guerra mondiale è alle porte, mentre il regime spinge solo un cinema che lo racconti e lo esalti la sperimentazione su altri temi barcolla. Bisogna aspettare il secondo dopoguerra, la ricostruzione, per vedere un nuovo fiorire di prodotti che parlino di scienza, tecnologia e dei rapporti con la società. Si torna a un realismo crudo, seme di quel neorealismo che fece grande il cinema italiano di quel periodo.
Blasetti propone due produzioni:
A questi nomi si aggiungono molte produzioni interne alle industrie di cui non si è a conoscenza dell'autore e una serie di giovani registi, tra cui Ermanno Olmi e Michelangelo Antonioni. Olmi ha realizzato documentari per la EdisonVolta mentre Antonioni ne ha dedicato uno agli impianti della Snia Viscosa di Venezia e Trieste.