Dossier

Cinema e scienza in Italia: alcune tappe

Cinema e scienza in Italia: alcune tappe

Nonostante la mancanza di una vera e propria scuola, l'incontro tra cinema e scienza in Italia ha dato frutti interessanti. Vediamone alcuni.

Seguire le tappe della storia del cinema scientifico e della documentaristica in Italia non è proprio una passeggiata. Si potrebbe dire che non è mai esistita una scuola ma anche questa affermazione sarebbe riduttiva. Fellini sul set, Istituto LUCE Nel nostro paese si sono succedute diverse esperienze che, nel percorso più ampio del cinema, hanno inserito perle di scienza. Cercando di fare una carrellata sin dall'inizio del secolo scorso cerchiamo di vedere cosa è successo e quali possono esser considerati i ceppi di riferimento di questa storia.

La prima tappa coincide con la nascita in Italia di varie case di produzione che, intorno al 1905, fioriscono in tutte le grandi città italiane. A Roma c'è la Cines, di Alberini che nel 1905 produce un documentario dal titolo Il terremoto di Calabria a cura di Roberto Omegna.

Lo stesso Omegna aveva lavorato anche per Arturo Ambrosio che, nel 1906, fonda a Torino la sua casa di produzione. Di professione fotografo, Ambrosio, riesce nel giro di pochi anni a far affermare la sua casa di produzione sia in Italia che all'estero. Sarà proprio Ambrosio, insieme a Luigi Maggi, che nel 1909 realizzano un breve filmato su Galileo Galilei, uno dei primi esempi di documentario storico dedicato ad un personaggio scientifico.

Nel frattempo, nel resto d’Europa, la produzione è rallentata. Solo in Francia si ritrova un percorso simile a quello italiano ma con una sola grossa casa di produzione, la Pathé. In Gran Bretagna, dopo il forte interesse degli ultimi anni dell’ottocento, la produzione si ferma. Solo dopo il 1910, insieme ad altri paesi come la Germania, la Danimarca e la Russia, inizieranno a fiorire nuove produzioni.

Citato in