Recensioni

Einstein secondo me

Ventiquattro grandi pensatori di oggi raccontano come sono stati influenzati, nella vita professionale e personale, dal grande scienziato.

 

Una ricostruzione della personalità del grande ed eclettico genio da un'angolazione del tutto originale.  Su Albert Einstein e sulle sue teorie sono stati scritti centinaia di libri, eppure John Brockman con il suo "Einstein secondo me" - Edizioni Bollati e Boringhieri (titolo originale "My Einstein") - riesce a regalarci riflessioni, pensieri e aneddoti sulla personalità irriverente dello scienziato padre della teoria della relatività, e in particolare dell'uomo, ancora inediti.

Lo fa raccogliendo  ventiquattro testimonianze di altrettanti fisici e giornalisti scientifici (fra i quali spiccano i nomi di alcuni premi Nobel per la fisica), invitandoli a riflettere sull'importanza e l'influenza che Einstein, con le sue teorie, la sua opera e la sua presenza, ha avuto nella loro vita, e a raccontare i loro ricordi. 

Così dalle parole di nomi come George Highfield, John Archibald Wheeler, George Dyson, Lee Smolin, George Johnson, Peter Galison, Paul C.W. Davies e Maria Spiropulu esce un quadro appassionante, un puzzle di interpretazioni professionali e personali, nel quale al di là delle incursioni nella fisica teorica, in maniera peraltro mai troppo complessa, emerge un ritratto privato dello scienziato.

Si spazia dalla sua giovinezza sino al periodo della maturità, trascorso inseguendo l'obiettivo di giungere a una teoria unificata capace di descrivere in modo unitario sia il campo gravitazionale che quello elettromagnetico. Continuando naturalmente a pensare alle questioni - che considerava irrisolte - relative ai fondamenti della meccanica quantistica.  La ricerca, in pratica, di una serie di equazioni in grado di spiegare la natura del nostro Universo nella sua interezza e complessità.  

Un libro a metà strada tra la divulgazione scientifica e la biografia di quello che probabilmente è stato il personaggio più importante del XX secolo, a conclusione del quale l'autore stesso ricorda l'impatto che ebbe su di lui la notizia della morte di Einstein: la perdita di una icona, non solo per il mondo della ricerca, ma per tutti i liberi pensatori che si interrogano sui rapporti tra scienza, filosofia e religione, alla ricerca di una spiegazione sulle origini dell'Universo e sulla natura dell'uomo.

John Brockman, il curatore del libro, oltre a essere uno scrittore è anche un agente letterario, ma soprattutto fondatore della Edge Foundation e animatore dell'omonimo il sito web dedicato alla «Terza Cultura», dove scienziati e intellettuali di primo piano condividono le loro ricerche con il pubblico.


 

 

In copertina


John Brockman (a cura di)
Bollati Boringhieri


8833921441

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