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Notizia del 07/04/2003

Scoperta una nuova mutazione responsabile di una forma estremamente maligna di carcinoma

Nel laboratorio della dottoressa Fiona Watt è stata identificata una nuova mutazione capace di provocare la formazione di un carcinoma a cellule squamose dai cheratinociti.

I cheratinociti sono le cellule che formano la pelle. La pelle e' formata nei suoi strati più interni da cheratinociti molto indifferenziati e dotati di una grande capacità proliferativa, mentre man mano che ci si sposta verso l'esterno i cheratinociti sono molto differenziati e sempre meno proliferanti.

Dallo studio delle caratteristiche di una linea di cheratinociti umani, derivata da un carcinoma a cellule squamose della lingua, nota come SCC4 è emerso che in queste cellule la subunità integrinica beta1 presenta una mutazione che la rende difettiva.Carcinoma umano

Le integrine sono recettori presenti in modo ubiquitario in tutti i tessuti con la funzione di collegare le cellule alla matrice extracellulare. L'ancoraggio delle cellule alla matrice regola la crescita ed il differenziamento della cellula stessa.

Da molti anni ormai i recettori integrinici sono oggetto di studio in quanto la loro alterazione causa la perdita o la diminuzione della capacità delle cellule di restare ancorate alla matrice che è poi quella che viene a mancare nelle cellule metastatiche ovvero in quelle cellule tumorali capaci di staccarsi dal punto dove il tumore si forma e di viaggiare nel sangue sino ad impiantarsi come nuovo tumore in un'altra sede.

Sino ad ora però, non era mai stata trovata una mutazione presente su una subunità integrinica che fosse direttamente responsabile della formazione di un tumore.

La dottoressa Watt ha notato come queste cellule tumorali, caratterizzate dal fatto di essere praticamente indifferenziate, esprimano una forma mutata dell'integrina beta1.

La mutazione della subunità beta1 è presente in eterozigosi sulle cellule SCC4 e risulta in un'attivazione costitutiva della regione del recettore capace di legare la matrice extracellulare.

Che questo tipo di tumore dipenda esclusivamente dalla mutazione della subunità integrinica beta1 è stato dimostrato mediante un esperimento in cui una subunità integrinica beta1 normale è stata introdotta nelle cellule SCC4.

L'introduzione della forma non mutata di beta1 stimola nuovamente i cheratinociti a differenziare e sostituisce l'attività difettiva dell'integrina beta1 mutata.

Questi risultati hanno dimostrato per la prima volta come una mutazione sulla sequenza di un'integrina contribuisca allo sviluppo di una neoplasia maligna grave dal momento che nelle cellule epiteliali in grado di differenziamento dei cheratinociti correla in modo inversamente proporzionale con la prognosi del tumore.

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