Nuove armi contro i batteri
Una nuova classe di sostanze antibatteriche è stata analizzata a fondo, dimostrandosi molto promettente per un futuro uso farmacologico nell'uomo.
Chiamate CBR703, queste molecole hanno la capacità di bloccare l'enzima RNA polimerasi, fondamentale affinchè dal codice genetico di qualsiasi essere vivente vengano estratte le informazioni che portano poi alla sua espressione nelle cellule. Dal DNA, infatti, devono essere create copie di codice genetico che formeranno la molecola di RNA. Sarà questa a governare poi la fabbricazione di proteine.
Bloccare l'RNA polimerasi è un'azione comune a diversi antibatterici, ma bisogna saperne di più di ciascuna molecola prima di capire se potrà veramente rappresentare un'arma contro le infezioni.
Nel caso dei CBR703, i ricercatori dell'Università statale dell'Ohio hanno voluto studiare in che punto queste molecole colpiscono la RNA polimerasi dei batteri e, soprattutto, se possano avere un'azione dannosa per le cellule umane.
Secondo quanto riportato in un articolo pubblicato sulla rivista Science, gli scienziati americani hanno testato i nuovi composti sul batterio Escherichia Coli, nel quale la RNA polimerasi è molto simile a quella di diversi batteri patogeni per l'uomo.
In questo modo hanno potuto vedere che i CBR703 bloccano specificamente l'aggiunta di nucleotidi (le componenti di base degli acidi nucleici) alla molecola di RNA. Inoltre le nuove sostanze antibatteriche si sono dimostrate inefficaci contro la RNA polimerasi umana, quindi le cellule del nostro organismo non dovrebbero risentirne affatto.