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Notizia del 12/10/2008

Nanoparticelle per curare il cancro

Le nanotecnologie potrebbero sempre più essere impiegate in medicina. Negli Stati Uniti i ricercatori dell’Università dello Utah hanno scoperto delle nanobolle in grado di somministrare farmaci anticancro attraverso gli ultrasuoni. Le nanobolle, ottenute dal gruppo di Natalya Rapoport, sono composte da perfluorocarbone, una sostanza che interagisce fortemente con gli ultrasuoni, e da piccole quantita' di due polimeri biocompatibili derivati da polietileneglicole. Gli scienziati hanno scoperto che, aggiustando le relative quantita' dei due polimeri, erano in grado di creare nanoparticelle stabili alla temperatura ambientale ma capaci di costituire microbolle ricettive agli ultrasuoni alla temperatura del corpo. Inoltre, hanno dimostrato di potere caricare dosi terapeutiche di doxorubicina, un potente farmaco anticancro, in queste nanoparticelle e che il farmaco rimane intrappolato quando avviene la transizione alle microbolle. I topi di laboratorio affetti da cancro e trattati con le nanoparticelle hanno messo in evidenza una regressione considerevole del tumore dopo solo due trattamenti, a distanza di una settimana uno dall'altro.

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