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La bella addormentata, risvegliata dal suo sonno, invece di sposarsi col principe azzurro per vivere felici e contenti, saltella alla ricerca di un nuovo giaciglio per continuare il suo riposo. Qualcosa non vi torna in questa rivisitazione della celebre favola? Forse perché la bella addormentata di cui parliamo non è un personaggio delle favole ma una piccola molecola all’interno delle cellule del salmone.

Il nome, dall’inglese %3C%3CSleeping Beauty%3E%3E, non è stato scelto a caso: questa molecola, che apparentemente non ha una funzione nella cellule, rimane addormentata per anni all’interno del genoma finchè non viene risvegliata dal %3C%3Cbacio%3E%3E di un'altra molecola. Curiosamente, a questo punto l’unica sua attività è saltellare da un punto all’altro del genoma per trovare un nuovo letto per dormire.

Fin qui sembrerebbe una questione personale che riguarda il sonno della nostra molecola, sennonchè in questo girovagare la bella addormentata disturba il riposo e l’attività dei geni.

Gli scienziati del gruppo di ricerca di David Largaespada dell’Universita dell’Università del Minnesota, hanno scoperto come utilizzare questa caratteristica per studiare i meccanismi con cui insorgono i tumori.

Hanno sviluppato un metodo che permette di scovare velocemente all’interno del genoma tutte le porzioni che possono essere implicate nello sviluppo del cancro. In pratica, aspettano che la bella addormentata trovi un nuovo posto per riposare, quindi osservano cosa succede alla cellula. Quando questa si trasforma in tumorale, i ricercatori non devono far altro che andare a vedere dov’è il nuovo giaciglio: in quel punto la bella addormentata ha interrotto l’attività di un gene che controlla i meccanismi che determinano l’insorgenza del tumore.

L’importanza della tecnica risiede nella possibilità di individuare rapidamente e accuratamente nuovi geni implicati nei tumori (rispetto ad altre modalità), un passo fondamentale per scoprire i meccanismi che determinano l’insorgenza dei tumori.