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Notizia del 23/01/2012

Il CNR simula lo sversamento di combustibile dalla Costa Concordia

 

Cosa succederebbe se le 2.400 tonnellate di carburante contenute nella Costa Concordia dovessero malauguratamente sversarsi in mare?  Quali sarebbero le aree costiere maggiormente investite dall'ondata nera?

La simulazione, effettuata sulla base di un modello matematico originale, è stata sviluppata dal partner CIMA e costituisce una delle funzioni del Sistema Informativo Marino sviluppato dal CNR-ISTI.  La simulazione prevede uno scenario con continuo rilascio di combustibile dalla nave (0,014 m3/s) nel corso di due giorni, dove vento e moto ondoso costituiscono le forze che guidano il processo.

Si parte dal presupposto che tutto il carburante fuoriesca a livello della superficie dell'acqua. L'errore attuale assunto è circa il 15%.

Le particelle di combustibile che raggiungono la riva vengono di nuovo riversate in mare invece di essere sottoposte a spiaggiamento o scomparire.  Questo fatto è giustificato dalla particolare conformazione costiera del Giglio, di tipo roccioso, ma si è anche assunto un approccio conservativo con riferimento alla quantità di sostanze in circolazione, che rimane sempre la massima possible.

I processi di evaporazione, emulsificazione etc. non sono stati al momento considerati per fornire un dato rapidamente, in quanto il modello completo prevede un tempo di calcolo consistente (peraltro già in fase di sviluppo).

Cliccando sul link che segue è possibile scaricare la gif animata:

http://mx.isti.cnr.it/attachment_saving/01OB4NLRRLTCHMAGJH.gif


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