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Notizia del 07/05/2007

Frutta e verdura dei paesi tuoi, ci guadagna l’ambiente

I consumatori sono sempre più esigenti: vogliono cibi più sicuri e soprattutto vogliono tutto e sempre, ovvero qualunque cibo in ogni momento dell’anno. Le cosiddette primizie forse non esistono più, perché in ogni stagione c’è disponibilità di tutta la gamma dei preziosi frutti della terra che l’uomo ha imparato a coltivare. Basta farli viaggiare.

Le quantità di cibo consumate annualmente in occidente sono le stesse di circa 30 anni or sono, all’incirca 70 kilogrammi per persona. La scelta e la varietà sono invece sensibilmente aumentati, arricchendosi di varietà di frutta e verdura che devono però percorrere migliaia di kilometri prima di giungere nei nostri piatti. Nello stesso trentennio il numero di camion circolanti adibiti al trasporto di alimenti si è quadruplicato, almeno in Europa, e un incremento simile è anche avvenuto per aerei cargo e navi commerciali.Nave container Il trasporto è dunque diventato un elemento ad elevato impatto ambientale nell’ambito dei consumi alimentari. E’ stato calcolato che per ogni tonnellata di alimenti trasportati sulla distanza di un kilometro, un camion emette tra 200 e 450 g di CO2 (di più se è refrigerato), una nave da 15 a 30 g, un aereo da 500 a 1600 g. Elisabeth Laville, della società francese Utopies che si occupa di strategie e sviluppo sostenibile, a tale proposito cita uno studio svizzero che mette a confronto il dispendio di risorse energetiche non rinnovabili necessarie per importare meloni: quelli provenienti dal Guadalupe con l’aereo richiedono 17 volte più di risorse rispetto a quelli provenienti dal Brasile con la nave. E 50 volte più risorse rispetto a quelli provenienti dalle regioni produttrici francesi, nella stagione adatta.

La ricetta per limitare i danni è, come spesso accade, semplice e richiede buon senso: occorre ritrovare il gusto dei cibi di stagione, meglio se prodotti nelle aree geografiche più prossime, per limitare i trasporti. Possibilmente prima che l’inquinamento crescente e il costante aumento del prezzo dei carburanti lo renda indispensabile.

Approfondimenti in http://www.utopies.com/index2.htm

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