Dossier

Un mondo di fiori: scienza e poesia

Il bosso

Il bosso (Buxus spp.) è noto, soprattutto, come specie da siepe caratterizzata dalle foglie lucide di colore verde brillante, che si rinnovano costantemente, e che può venire sagomata nei modi più diversi.

Pianta di antichissime origini, deve la sua fama alla sua caratteristica di essere un sempreverde dotato di lentissimo accrescimento e di risultare, quindi, adatto all’impiego nell’ars topiaria. Bosso topiato a cane In Grecia era sacro ad Ade, che proteggeva in particolar modo le piante sempreverdi, emblemi della Vita che continuava negli “inferi” dell’inverno; per questo motivo simboleggiava la perpetua Riviviscenza della natura e, in senso più ampio, l’Eternità.

Mai mitologia e simbologia antica risultano essere più adatte ad una pianta… Si tratta, infatti, di un arbusto in grado di superare gli inverni più freddi mantenendosi in ottime condizioni sanitarie ed estetiche e di sopravvivere alle esposizioni sfavorevoli ed in condizioni pedoclimatiche quasi proibitive.

Si tratta di un arbusto indigeno nel bacino del Mediterraneo e nell’Africa Boreale; la maggior parte delle specie proviene dall’Asia Orientale e dall’America centro-meridionale; in Italia è spontaneo nei luoghi aridi e rocciosi delle regioni montane e sub-montane delle Alpi e degli Appennini centro-settentrionali.

Le specie più diffuse appartenenti alla famiglia delle Buxacee, genere Buxus, sono il Buxus sempervirens e il B. microphylla. Tuttavia, esistono molte specie differenti poco conosciute di particolare interesse botanico ed ornamentale, quali B. balearica, da piantare vicino al mare, B. papillosa, dalla tessitura leggera ed ariosa, B. harlandii, con foglie appuntite ed allungate, B. vaccinioides, che richiede terreni ricchi di nichel e di metalli pesanti, notoriamente dannosi per le piante.

Inoltre, all’interno di ogni specie si differenzia un numero incredibile di varietà e cultivar, ciascuna con le proprie peculiarità: le foglie variegate di giallo (B. sempervirens cv ‘Argenteo-variegata’ e cv ‘Elegantissima’), oppure tendenti al colore azzurro (B. sempervirens ‘Blauer Heinz’), il portamento pendulo (B. sempervirens cv ‘Latifolia Pendula’ e cv ‘Parasol’) o tappezzante (B. sinica isularis ‘Filigree’), le dimensioni ridotte (B. microphylla ‘Compacta’), ecc...

Risulta, quindi, molto ampia la scelta delle specie e cultivar più adatte a dare origine a siepi di altezze diverse e a forme topiarie, dal momento che il bosso è stato da sempre impiegato principalmente per questi due scopi.

Parterre di bosso

Infatti, i parterre de broderietopiati che rendono così affascinanti i giardini storici presenti in tutta Europa sono realizzati proprio con questi eleganti arbusti sempreverdi dal fogliame lucido e brillante. Attualmente, si va scoprendo la maestosità anche di esemplari singoli lasciati crescere in forma libera e un po’ disordinata, utilizzati come elemento arboreo-arbustivo di richiamo per focalizzare punti di maggiore rilievo nei parchi e nei giardini.

Oltre che per il suo valore ornamentale nei giardini il bosso è stato utilizzato con molti altri scopi. Il suo impiego per le realizzazioni artigianali è storicamente comprovato ed è dovuto al fatto che si tratta di un legno molto duro e resistente. L’etimologia stessa della parola Buxus ne è la dimostrazione: si tratta, infatti, di un termine latino a sua volta derivante dal vocabolo greco pyksos che si considera affine a pyx, “pugno chiuso”, e a pyknos, “stretto, serrato”, con riferimento al legno durissimo e liscio, con il quale un tempo si fabbricavano le tavolette da scrittura e le pissidi, cioè coppe per la conservazione delle ostie consacrate. Attualmente sono in corso numerose ricerche per l’estrazione di alcaloidi che potrebbero venire utilizzati nella lotta all’HIV.

Brevi Suggerimenti per la Coltivazione:

Temperatura: pianta rustica resistente al freddo

Terreno: qualsiasi, purché ben drenato. Evitare quelli pesanti e umidi

Esposizione: qualsiasi, ma predilige posizioni soleggiate o la penombra. Alcune specie sono tipiche del sottobosco

Epoca d’impianto: primavera o autunno

Concimazioni: non indispensbili ma utili per rendere brillante il fogliame – Concime organico o a lento rilascio

Potature: cimature 1-2 volte all’anno per le siepi e le forme topiate (inizio primavera e inizio autunno)

Suggerimenti