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SQTM: una banca dati contro il tumore al seno targata Torino

SQTM nasce nel Centro di Prevenzione Oncologica di Torino dalle sinergie di epidemiologi, clinici e informatici impegnati nell'ambito dello screening mammografico regionale ed è diventato lo standard europeo per la raccolta di dati sul carcinoma mammario.

QT - Audit System on Breast Cancer Treatment Combattere un tumore vuol dire essere preparati ad offrire a ciascun paziente il trattamento migliore per lui. Non tutti i tumori sono uguali, anche se si manifestano nella stessa sede, come non lo sono i pazienti.

Per questo è fondamentale avere degli strumenti che permettano di raccogliere tutte le informazioni possibili sugli esiti delle terapie antitumorali: perché è una base di partenza da cui poter estrarre informazioni sulle miglior terapie in uso.

Inoltre esistono degli standard per la valutazione della qualità delle procedure diagnostiche e delle terapie, definiti da linee guida nazionali ed internazionali. E’ utile disporre di strumenti di monitoraggio in grado di consentire la verifica, da parte degli stessi clinici, dell’aderenza a questi standard e di confrontarsi tra pari.

Per il cancro mammario questo oggi è possibile grazie ai ricercatori, medici, informatici, epidemiologi dell'Unità di Epidemiologia, Centro di Riferimento Regionale per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica (CPO-Piemonte) di Torino che hanno messo a punto un software, chiamato SQTM (Scheda computerizzata per il controllo della Qualità del Trattamento del carcinoma Mammario) utilizzato in tutta l'Europa.

L'idea di base è quella di consentire una raccolta ragionata di tutti i dati relativi agli interventi per il cancro alla mammella: screening, diagnosi, chirurgia e trattamento post operatorio.

Dal momento che la struttura dei dati raccolti, come anche gli indicatori di qualità sono stati definiti a livello europeo, SQTM è diventato lo standard in questo ambito.

Il software è stato ideato, dal punto di vista tecnico, e successivamente implementato da Marco Dalmasso, Gabriella Delmastro e Angelo Tomatis. Ora è disponibile la versione tre, sviluppata da Mariano Tomatis, che ci spiega: "E' diffuso in tutta Europa ed è utilizzato principalmente da unità multidisciplinari specialistiche, composte da radiologi, chirurghi, patologi, oncologi, radioterapisti, ecc. Ognuno cura la compilazione di una parte della cartella, così contribuendo alla completezza dei dati. Si tratta, inoltre, di uno strumento che consente l'autoverifica dei casi trattati da ogni unità."

Ma non finisce qui: per fortuna, nell'ambito medico si osservano rapide evoluzioni nelle metodologie diagnostiche e terapeutiche, volte a raggiungere sistemi sempre più efficaci.

Una banca dati che raccoglie questi dati non può essere rigida, ma deve assecondare e seguire i cambiamenti nella pratica clinica.

Questa è una delle principali caratteristiche di SQTM: quella di stare al passo con la ricerca e con le linee guida, con successivi aggiornamenti concordati tra gli specialisti di ogni settore.

Ma come funziona nella pratica? Mariano Tomatis ci spiega che "il risultato è un archivio di cartelle elettroniche che consentono analisi statistiche complesse, volte in primo luogo a calcolare i cosiddetti indicatori di qualità del trattamento, nell'ottica di migliorare le procedure, diminuire i tempi d'attesa e aumentare la sopravvivenza"

Questo software ha già dato i suoi risultati, come ci racconta Mariano Tomatis:"Quando viene utilizzato nell'ambito dello screening mammografico, consente di valutare il suo impatto sulla popolazione. Si calcolano gli stessi indicatori per le donne che partecipano allo screening e quelle che non partecipano e i risultati sono, in genere, quelli che ci si dovrebbe aspettare: le donne che partecipano al programma di prevenzione hanno in media dei tumori più piccoli rispetto a quelle che vengono operate perché hanno dei sintomi. Questo è ovvio, perché il mammografo vede anche quello che la donna non percepisce ancora - e lo scopre ben prima che il cancro si sia ingrossato. Un altro risultato interessante (e abbastanza prevedibile) è che gli indicatori di qualità hanno risultati migliori nei centri di grandi dimensioni (che trattano molti casi di cancro alla mammella ogni anno), e il motivo è abbastanza semplice: tanti casi = tanta esperienza = migliori performance.".

Le prospettive? Vista l'efficacia del sistema, è in fase di sviluppo un sistema analogo per il cancro al colon. Parallelamente, la mole di dati ora a disposizione in questi data base rappresenta un bacino di informazioni da cui possono essere tratte molte informazioni con ricadute importanti sulla pratica clinica.

Per maggiori informazioni: il sito del progetto.e quello della European of Breast Cancer Specialists (EUSOMA).

Cretits: il progetto è condotto da una equipe multidisciplinare del Gruppo Italiano per lo Screening Mammografico (GISMa). Il coordinamento del progetto, che ha usufruito di finanziamenti del programma "Europe Against Cancer" e "Public Health - Eunice" della Commissione Europea, della Regione Piemonte, e dell'AIRC e dell'Osservatorio Nazionale Screening, è dell'Unità di Epidemiologia, Centro di Riferimento Regionale per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica (CPO-Piemonte), Torino..

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