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Breast Unit del San Giovanni Battista di Torino: l'eccellenza nella lotta al tumore al seno

Approda all’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di Torino “I trust you - Mi fido di voi”, un progetto che, anche grazie alla Breast Unit torinese, promuove l’impegno dei clinici nel trattamento di un tumore che sempre più spesso ha buoni margini di guarigione.

A circa due anni dalla sua inaugurazione, all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di Torino nel settembre del 2009, la Breast Unit torinese, si conferma tra i Centri oncologici d’eI trust youccellenza per il trattamento del tumore al seno. Una struttura in grado di offrire alle pazienti un’assistenza completa e avanzata, che va dalla diagnosi alla cura, grazie a un team multidisciplinare, competenze specialistiche e accesso alle cure innovative.

Un Centro di eccellenza, cui le donne si affidano per vincere la lotta alla malattia e di cui si fidano. Il rapporto di fiducia tra paziente e medico è, infatti, il punto di partenza per affrontare con coraggio e speranza il percorso diagnostico-terapeutico che sempre più spesso conduce alla guarigione. E la fiducia è l'elemento fondamentale di “I trust you - Mi fido di voi”, un progetto per promuovere il costante e quotidiano impegno dei clinici e dei principali Centri oncologici del nostro Paese nel trattamento del tumore al seno, in tutte le sue fasi, dalla diagnosi alla terapia, e che approda oggi all’A.O.U. San Giovanni Battista.

Il Piemonte si colloca al quarto posto nella classifica nazionale per incidenza e prevalenza del tumore al seno, che è ancora oggi la prima causa di morte nelle donne sotto i 55 anni di età. Tuttavia un trend positivo è visibile nei tassi di sopravvivenza, la percentuale di donne che hanno raggiunto i 5 anni dopo la diagnosi mostra un aumento costante. Questo è reso possibile anche dai programmi di screening come Prevenzione Serena, avviato a Torino nel 1992, e che consente di individuare sempre più lesioni mammarie inCPO Centro di riferimento regionale per l'epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte situ.

Le ultime rilevazioni del CPO, il Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte, mostrano che nel 2010 su un totale di quasi 600.000 donne in fascia d’età 50-75 anni, più di 236.000 sono state invitate ad eseguire una mammografia,  (dati in aumento rispetto a quelli del 2009), e la percentuale di adesione all’invito è stata di circa il 60%. Secondo i calcoli del CPO il programma di screening mammografico in Piemonte, esteso a tutta la popolazione bersaglio, consentirebbe di evitare 150 decessi per cancro della mammella all'anno.

Se individuato precocemente, il tumore della mammella permette una guarigione nel 90% dei casi, da qui deriva la fondamentale importanza delle metodiche di screening. Nel 2009 l’attività di prevenzione ha consentito la diagnosi di 866 carcinomi mammari, nella maggior parte di dimensioni inferiori a 2 cm e dunque curabili con prospettive prognostiche molto buone.

La diagnostica per immagini è al momento l’unico strumento che permette di individuare i segni minimi di tumore mammario, anche di piccole dimensioni. Gli strumenti di primo livello sono la mammografia e l’ecografia, mentre la risonanza magnetica ricopre un importante ruolo di secondo livello per la stadiazione preoperatoria del tumore, nella valutazione della risposta alla chemioterapia e nel follow-up delle donne operate. Inoltre, nei casi di donne con un rischio genetico o ereditario di ammalarsi di tumore mammario, la risonanza magnetica è parte integrante del protocollo di sorveglianza.mammografia

Gli strumenti di imaging non si limitano a trovare e osservare, ma permettono di intervenire direttamente, ad esempio come guida alle tecniche agobioptiche. Si tratta di prelievi mini invasivi dai quali si può ottenere la diagnosi  citologica o microistologica; è così possibile conoscere le dimensioni della lesione, il tipo biologico, l’aggressività e altre caratteristiche biologiche indispensabili per una prognosi adeguata.

La diagnostica senologica rappresenta quindi, oltre allo strumento propriamente diagnostico, una guida alla pianificazione del trattamento medico-chirurgico migliore. A questa si accompagna la sensibile diminuzione del numero di casi invasivi, grazie alle nuove terapie come la target therapy, che indica quali sono i bersagli molecolari verso i quali indirizzare le armi terapeutiche; quelli sino ad ora riconosciuti nel carcinoma della mammella sono i recettori per gli ormoni e i recettori per HER2. Questi recettori se stimolati favoriscono la crescita tumorale, diventano dunque i bersagli dei farmaci che ne bloccano l’attività per arrestarne la crescita.

L'utilizzo delle terapie più innovative rappresenta uno dei punti di forza della Breast Unit delle Molinette. La diagnosi precoce, unita a una terapia mirata, permette di migliorare drasticamente le prospettive per le donne colpite dalla malattia e di combattere anche le forme più aggressive, come l’HER2 positiva, che rappresenta il 20-25% di tutti i carcinomi della mammella e che oggi può essere trattata efficacemente grazie all’uso di trastuzumab. Si tratta di una terapia indicata sia nelle fasi iniziali sia in quelle avanzate della malattia, un  anticorpo monoclonale di ultima generazione che colpisce in modo mirato le cellule tumorali che iperesprimono sulla loro superficie il recettore HER2. I carcinomi della mammella con alti livelli di espressione di HER2 sono più aggressivi perché crescono e si diffondono rapidamente, ma sono il bersaglio ideale per trastuzumab. Il farmaco ha rappresentato un punto di svolta, oltre che per la cura di forme tumorali particolarmente aggressive, il suo utilizzo migliora i tassi di risposta alla chemioterapia e, più in generale, sono incrementati i tassi di risposta patologica completa (RPC), un parametro fondamentale che rappresenta un significativo vantaggio in termini di sopravvivenza della paziente.

Radioterapia

Il tumore al seno è una patologia multidisciplinare, che richiede la combinazione di chirurgia, chemioterapia, target therapy, e la radioterapia è parte integrante del trattamento. Una recente risorsa è la radioterapia intraoperatoria: poter eseguire la radioterapia durante l'intervento riduce notevolmente il numero di sedute successive in alcuni casi le elimina del tutto. Il trattamento radiante viene effettuato al fine di abbattere il più possibile il rischio di ripresa della malattia, soprattutto localmente. La radioterapia è molto utilizzata, infine, anche per la cura di eventuali metastasi da neoplasia mammaria, cioè localizzazioni della malattia tumorale in altre sedi del corpo.

L’attività della Breast Unit si concretizza nel fornire risposte e servizi attenti e puntuali alle esigenze delle donne affette da tumore al seno, non solo in termini di efficacia delle cure ma anche di qualità di vita, garantendo un’assistenza globale.

Prendersi cura di una donna affetta da carcinoma della mammella significa definire dal primo momento un percorso integrato fra le varie discipline coinvolte nella diagnosi e nel trattamento, caratterizzato dalla centralità della persona piuttosto che del malato: un percorso multidisciplinare volto al miglioramento del processo diagnostico terapeutico delle pazienti e volto alla cura della persona nella sua globalità.

La Breast Unit coinvolge, infatti, i servizi di Chirurgia, Radiologia e Senologia Diagnostica, Anatomia Patologica, Oncologia Medica, Radioterapia, Psicologia, Dietologia e Fisiatria. L'Unità di senologia prevede personale operante presso la stessa sede al fine di facilitare i contatti ed evitare eccessivi spostamenti alla paziente e ad altre figure professionali. A questi si aggiungono i servizi, altrettanto importanti, della fase riabilitativa; sono a disposizione delle pazienti il Servizio di Dietologia, di Fisioterapia, di Psiconcologia e la Chirurgia Plastica, con visite ambulatoriali settimanali e controlli periodici successivi all’intervento chirurgico e alle terapie. 

Presso la Breast Unit dell’A.O.U. San Giovanni Battista, nell'ambito del progetto “I trust you - Mi fido di voi”, sono disponibili gratuitamente per tutte le donne interessate materiali informativi ed educazionali con una serie di indicazioni utili su fattori di rischio, diagnosi precoce e percorso terapeutico del tumore al seno.

La prevenzione e la diagnosi precoce sono le prime armi per vincere il carcinoma alla mammella.

Per informazioni: http://www.molinette.piemonte.it/index.php?option=com_content&view=article&id=316%3Abreast-unit&catid=38&Itemid=68