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PAV Prelude. Programma educativo e formativo

Laboratori, workshop, esposizioni, incontri, percorsi, al Parco d'Arte Vivente di Torino, il luogo d'incontro tra biotecnologie, ecologia e arte contemporanea.

Il Parco d’Arte Vivente è concepito per essere molte cose insieme: un’area verde aperta al pubblico, uno spazio espositivo all’aria aperta, un nuovo museo interattivo e un luogo di incontro e di esperienze in Laboratorio; fra biotecnologie, arte contemporanea, ecologia; fra pubblico e artisti, biologi e ambientalisti.

Il nuovo centro d’arte contemporanea verrà inaugurato sabato 1 novembre 2008 - all’interno delle rassegne Contemporary Art Torino Piemonte e Torino World Design Capital 2008 - in Via Giordano Bruno 31, zona Lingotto, in un’area industriale in trasformazione di circa 24.000 mq.

Parco d'Arte Vivente - PAV logo All’ingresso del PAV è in via di completamento la struttura centrale, una cellula ottagonale e sede museale – inserita nell’area verde – realizzata secondo avanzati principi di architettura bioclimatica. Chi vorrà accedere al parco – anche solo per una pausa nel verde – passerà all’interno di questo edificio e potrà anche visitare e sperimentare un percorso fra installazioni multimediali con sei diverse postazioni interattive di Piero Gilardi: BIOMA.

Nel Luglio 2006 è stata inaugurata nell’area/cantiere la prima opera d’arte ambientale del PAV, Trèfle, dell’artista francese Dominique Gonzalez-Foerster: un grande labirinto a forma di quadrifoglio (550 mq circa), realizzata a cura dell’Architetto del paesaggio Gianluca Cosmacini.

Così Nicolas Bourriaud, direttore artistico del PAV, definisce la natura dello spazio pubblico nascente: “il PAV darà vita a esposizioni temporanee di artisti internazionali che verranno invitati in base al loro progetto di ricerca nei campi dell'ecologia o del sociale, vale a dire del “vivente”. Non si tratta di limitare la programmazione all'utilizzo di elementi viventi o naturali, ma di concepire il PAV come punto di aggregazione delle energie artistiche volte a trasformare la società umana e come luogo di incontro – in senso generale – delle pratiche di innovazione dell’arte contemporanea”.

Il Comune di Torino - partner del progetto insieme a Fondazione Torino Musei e AMIAT - ha concesso, dal settembre 2007, l’utilizzo di alcuni locali dell’edificio dell’ex Villaggio Olimpico in via Giordano Bruno 181. Attualmente, questi spazi ospitano la sede temporanea con le attività di segreteria, d’esposizione e di Laboratorio.

La sezione di Attività Educative e Formative del PAV, fin dal 2006 ha dato vita a un programma di Laboratori per le scuole e stage per gruppi di adulti, insegnanti, operatori e studenti, oltre ad aver coordinato progetti sperimentali per scuole, ecomusei e altre istituzioni. Le attività proposte al pubblico hanno origine dall’analisi dell’opera Bioma di Piero Gilardi, Trèfle di Dominique Gonzalez-Foerster e dell’installazione luminosa Immigration di Francesco Mariotti, ma anche a temi legati all’arte ambientale, all’ecologia e a istanze sociali.

- da APRILE a LUGLIO 2008: Attività educative e Laboratori - MICROSGUARDI. CANDY CAMERA, esperienze estetiche del vivente. Dedicati alle scuole elementari, e ai gruppi, su prenotazione. esperienze estetiche del vivente Il programma di esperienze estetiche dedicate alle scuole elementari affronta una delle tematiche emergenti dalla ricerca di alcuni artisti contemporanei: il cibo.

Parco d'Arte Vivente - PAV All’origine della nostra ricerca viene analizzata la processualità operativa adottata da Michel Blazy che utilizza la materia commestibile come medium artistico per la realizzazione delle sue opere. Michel Blazy è conosciuto dal pubblico cittadino per aver esposto Le tombeau du poulet aux quatre cuisses (La tomba del pollo a quattro cosce) ad Artissima14 e nella recente mostra collettiva del PAV Living Material curata da Ivana Mulatero. In una sua intervista l’artista spiega a proposito del materiale alimentare che utilizza nelle sue opere: “Ciò che si acquista al supermercato ha un aspetto molto plastico, brilla come la pittura acrilica, e per me è

importante che ciò che utilizzo nei miei lavori provenga inizialmente dall’industria. Il mio riferimento è la natura, ma trasformata dall’industria. Utilizzando questi prodotti industriali compio un percorso inverso… come se li rimettessi nel circuito naturale”.

Nel Laboratorio Candy Camera vengono indagati alcuni selezionati alimenti presenti in commercio nella grande distribuzione: bonbons, caramelle, confetture o biscotti, possono essere sperimentati dal punto di vista della forma, della texture, del colore e del sapore. Lenti d’ingrandimento, microscopi, telecamera e video proiettore vengono utilizzati come strumenti per un progressivo aumento dell attenzione e delle potenzialità visive, permettendo di osservare ciò che normalmente è invisibile agli occhi. La finalità dei Laboratori Candy Camera è quella di avvicinare i partecipanti ad un’estetica inedita e dinamica, attenta ai gesti della vita quotidiana e alle implicazioni creative del cibo che è parte fondamentale del nostro processo biologico.

- da MAGGIO a LUGLIO e da SETTEMBRE a DICEMBRE 2008: Attività educative, Laboratori e Attività formative - PAESAGGI. LE JARDIN TROUVÉ, sottrazioni e moltiplicazioni. Percorso inter-generazionale dedicato alle scuole elementari e medie inferiori, ai gruppi,

agli insegnanti, operatori e pubblico adulto, su prenotazione . In collaborazione con Marina Spadaro, Università degli Studi di Torino, DAMS. Il programma di esperienze estetiche sui Paesaggi, Laboratori artistico-letterari dedicati ai ragazzi della scuola elementare e media inferiore, affronta in un’ottica relazionale l’atteggiamento di attenzione che ci può far avvicinare alla natura urbana, presente nei ritagli di spazio che le vengono concessi all’interno del tessuto cittadino.

L’attività vuole essere uno stimolo per la formulazione di progetti individuali o collettivi, che indichino punti di equilibrio tra i vincoli spaziali della città e i desideri e i bisogni dei suoi abitanti. Osservare spazi deputati alla vita sociale all’aria aperta, siano essi micro-paesaggi di natura spontanea, balconi, giardini incolti o curati, orti urbani o paesaggi più complessi, è il primo passo per una conoscenza diffusa sulla presenza di verde che l’ambiente circostante offre. Parco d'Arte Vivente - PAV food island Come indicato dalla processualità degli artisti Andrea Caretto e Raffaella Spagna – nel loro caso con forti connotazioni di ricerca in ambito naturalista – è possibile osservare, ciascuno nel

proprio territorio, quegli spazi di natura che tenacemente vivono, emergono, crescono, si trasformano.

La prima fase del progetto, rivolta agli insegnanti, agli operatori, al pubblico, prevede un breve percorso formativo sul tema del giardino. Nel primo incontro, condotto da Marina Spadaro, il tema sarà trattato dal punto di vista letterario attraverso l’analisi di un brano d’autore. Nel secondo incontro, a cura di Ivana Mulatero, il tema verrà affrontato dal punto di vista artistico e verterà sulla figura e sul lavoro di Dominique Gonzalez-Foerster autrice di Trèfle, opera d’arte ambientale del PAV, ispirata alle antiche chiese etiopi di Lalibela ricavate per sottrazione dal territorio roccioso entro il quale sorgono. La fase successiva vede il coinvolgimento dei bambini delle scuole elementari ai quali viene chiesto di intraprendere una ricerca di alcuni reperti significativi dei loro giardini trovati. Il

brano letterario presentato durante il primo incontro è il filo conduttore dell’intero percorso che gli insegnanti possono trasmettere agli alunni, autori della raccolta di: testimonianze orali, immagini fotografate o disegnate, frottage di superfici significative, campioni e reperti che formeranno, nel loro insieme, uno spazio enciclopedico di catalogazione allestito in sede di laboratorio. Sempre seguendo la traccia del testo letterario sarà possibile trovare una strategia comune e condivisa per armonizzare i molteplici materiali raccolti.

Unendo gli aspetti educativi alle tecniche di apprendimento continuo e permanente, agli incontri con le classi faranno seguito delle sessioni di lavoro aperte a gruppi del territorio che permettano di attivare un processo virtuoso di eredità e di scambio in ambito culturale, antropologico, relazionale e ambientale tra partecipanti appartenenti a generazioni diverse.

Il programma così articolato intende dare spazio a momenti utopici socialmente praticati al fine di incrementare, attraverso una riflessione collettiva e concertata dei cittadini, la consapevolezza del verde presente nella città.

. Laboratori - Mercoledì 14 maggio, ore 17/19: Contributi storico-artistici a cura di Ivana Mulatero

- da MAGGIO a SETTEMBRE 2008: Attività formative, Workshop - BIOLOGIA CREATIVA. BIO JELLY POP, principi di bio arte e Workshop dedicati alle scuole medie superiori, agli adulti, ai gruppi. In collaborazione con Marta Annunziata, Marika De Acetis e Beatrice Mautino, Fondazione per le Biotecnologie, Torino. Attività sperimentali di biologia creativa dedicati alle scuole medie superiori (mattino del

sabato) e agli adulti (pomeriggio), svolti in collaborazione con la Fondazione per le Biotecnologie di Torino.

Questa tipologia di Laboratorio viene associata, in qualità di ulteriore possibilità di sperimentazione, all’opera interattiva Bioma di Piero Gilardi. Nei sei diversi moduli che saranno inaugurati all’apertura del Parco Arte Vivente, le persone del pubblico con l’ausilio di sistemi interattivi tecnologici e di interfacce intuitive potranno compiere delle esperienze creative e sensoriali che indagano i principi estetici, strutturali e dinamici del vivente.

Nel Laboratorio Bio Jelly Pop i partecipanti, dopo aver estratto il patrimonio genetico - DNA - da alcuni vegetali e dopo una breve sperimentazione tattile e visiva di questa molecola della vita che accomuna tutte le specie viventi, possono realizzare sculture tridimensionali utilizzando come materiale un’altra molecola biologica, l’agarosio (uno zucchero). Mentre il DNA è una molecola duttile, apparentemente amorfa, l’agarosio assume una forma tridimensionale grazie al passaggio - che avviene per raffreddamento - dalla forma liquida a quella solida. Durante la solidificazione è possibile intervenire su questo materiale, sia per plasmarne la forma che varia a seconda del contenitore utilizzato, sia introducendo sostanze coloranti e odorose. Le strutture così realizzate, contenenti il DNA estratto dai vegetali, portano alla riflessione del rapporto esistente tra il patrimonio genetico e l’aspetto degli esseri viventi, di cui il primo rappresenta l’essenza nascosta fin tanto che un organismo non si sviluppa e la rende manifesta. In questo manifestarsi, altri fattori importanti intervengono dall’esterno, attraverso l’ambiente. In questo caso il contenitore utilizzato, permette la costituzione di determinate caratteristiche. Particolare rilievo sarà dato all’utilizzo di colori e sostanze odorose naturali, anch’esse prodotte in natura a partire da uno specifico patrimonio genetico e influenzate a loro volta dall’ambiente. La creazione di questi oggetti - costituiti

interamente da materiale appartenente al mondo vivente - assemblati e plasmati, ha una terza dimensione di percezione: l’impermanenza nel tempo, come accade per gli esseri viventi, che mutano forma in continuazione lungo la propria esistenza e lungo l’evoluzione della propria

specie, in cui il riassemblaggio del materiale genetico e la sua modificazione rendono possibile il manifestarsi delle forme di vita attuali.

. Sabato 17 maggio e Sabato 24 maggio - mattino ore 10/12 – pomeriggio ore 15/17

. Sabato 20 settembre e Sabato 27 settembre - mattino ore 10/12 – pomeriggio ore 15/17

- GIUGNO 2008: GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

Parco d'Arte Vivente - PAV La sezione Attività Educative e Formative del PAV partecipa con uno spazio informativo alla giornata di sensibilizzazione presso il museo A come Ambiente. In questa sede verranno illustrati i percorsi di attività del programma 2008, le strategie di comunicazione e intervento

attuabili attraverso le attività educative e formative riferite all’arte contemporanea agita nel campo dell’attenzione all’ambiente.

. 5 giugno 2008, ore 9.00/17.00, Museo A come Ambiente, Corso Umbria 90 a Torino.

. Attività formative, Workshop: ART PROGRAM/01 - SELF BAR, Workshop per gli artisti e gli operatori condotto dall’artista Michel Blazy. Self Bar è uno spazio a metà tra un luogo conviviale, di dialogo e un angolo di supermercato. Gli arredi sono funzionali al consumo di bevande ottenute dalla spremitura manuale di agrumi, ma le vetrine refrigerate, che normalmente contengono prodotti in vendita nella grande

distribuzione, in questo caso servono a conservare quella parte dei frutti che normalmente scartiamo come rifiuto.

Nelle sue opere, sculture, installazioni e video, Michel Blazy utilizza materie alimentari naturali, industriali e altri materiali organici, ma il vero artefice delle sue opere è il tempo. In una recente mostra personale, Post Patman, Palais de Tokyo, Parigi, 2007, l’artista ha esposto torri di bucce d'arancia, pareti dipinte con puré di vegetali e oggetti irriconoscibili ricoperti di ciuffi d’erba. La dialettica fra distruzione e creazione è il cuore di questi esperimenti; la vita dell'opera d'arte trascorre nel rapporto che essa ha con lo spettatore e dipende interamente dai fenomeni della dissoluzione, della putrefazione e del mutamento strutturale che avvengono con il trascorrere del tempo.

. Giovedì 5 giugno, ore 21.00 - Incontro con Michel Blazy a cura di Ivana Mulatero

. Venerdì 6 giugno ore 15.00/18.00 workshop

. Sabato 7 giugno, ore 10.00/18.00 workshop

- da MAGGIO a SETTEMBRE 2008: Mostre

. TIME LINE Idee, protagonisti, opere del Parco Arte Vivente

Raccolta dei materiali prodotti dal 2005 ad oggi, sotto forma di progetti, video, immagini, opere e documenti.

. GLOW UP! Installazione delle cartoline elaborate dai partecipanti alla raccolta dei dati scientifici riguardanti l’avvistamento delle Lampyris noctiluca (Luciola italica), progetto educativo basato sulle tematiche emergenti dell’opera IMMIGRATION di Francesco Mariotti. In collaborazione con il biologo Giuseppe Camerini. Tipologie delle attività tra arte, natura, scienze

- EVENTI IN CORSO PER NUOVE VISIONI: Cinema - arte, ricerca scientifica - ambiente, uomo-natura. Cinemambiente e il PAV intendono avviare per la prossima stagione culturale una serie di iniziative comuni rivolte a diversi pubblici e, in particolare, alle scuole del territorio.

Attraverso la molteplicità dei diversi linguaggi e a un'attenta riflessione sull’ ambiente, sul rapporto uomo-natura e sui processi che accompagnano i grandi cambiamenti che stiamo vivendo, il cinema e l’arte si trasformano in canali privilegiati di pensieri, immagini e azioni, percorsi di confronto tra il singolo e il collettivo, in un processo osmotico di informazioni che vanno oltre gli ambiti specialistici e ci fanno riflettere sul nostro futuro. www.cinemambiente.it

Le mostre e lo svolgimento del programma educativo e formativo hanno sede all’interno dei locali di via Giordano Bruno 181 a Torino (ex Villaggio Olimpico). La sede del Parco Arte Vivente è attualmente chiusa al pubblico in attesa dell’evento inaugurale del 1° novembre 2008.

L’opera ambientale Trèfle e l’area verde adiacente ritorneranno agibili dal settembre 2008.

INFORMAZIONI: I Laboratori per le scuole sono previsti dal martedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 12. Per gli adulti i Laboratori si svolgono dal martedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 18. Per richieste di partecipazione in altri orari contattare la segreteria. Le attività in programma comprendono la visita alle mostre. Tutte le attività educative e formative prevedono la gratuità della partecipazione.

Su richiesta, ai partecipanti alle attività formative verranno rilasciati gli attestati di partecipazione.

È possibile prenotare le attività contattando telefonicamente la segreteria o rinviando, compilati, i moduli d’iscrizione presenti sul sito web.

PRENOTAZIONI: PAV - PARCO ARTE VIVENTE, sede temporanea:Via Giordano Bruno, 181 - 10135 Torino - Tel. 320.5612047, info@parcoartevivente.it, www.parcoartevivente.it

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