Articoli

L'obesità si combatte anche con il bisturi

Il Centro di Chirurgia dell’Obesità dell’Ospedale Molinette di Torino è tra i più attivi centri specializzati d’Italia con circa 200 casi l’anno.

Sono circa sei milioni gli italiani obesi. Un dato allarmante e in costante crescita  I chili di troppo compromettono seriamente salute e qualità di vita, e incidono, di conseguenza, sulle risorse economiche Obesità - dipintodel Servizio Sanitario Nazionale. Quando le modifiche degli stili di vita (dieta, attività fisica, ecc.) non riescono da sole a risolvere il problema,  una soluzione potrebbe provenire dalla chirurgia bariatrica, quella branca della chirurgia il cui scopo è ottenere significativi cali ponderali.

Per prevenire l’obesità, l’arma più efficace resta, infatti, una corretta educazione alimentare, associata a uno stile di vita dinamico, in cui sia favorita l’attività fisica sin dai primi anni di scuola. Tuttavia, non sempre la combinazione di adeguate regole alimentari e movimento può risultare sufficiente per contrastare i casi di obesità di grado importante, dal valore di 35 Kg/m2 di BMI (Body Mass Index, Indice di Massa Corporea) in su: quando questi approcci risultano fallimentari, l’unica possibile soluzione è costituita dalla chirurgia, che negli ultimi decenni, grazie all’introduzione delle procedure laparoscopiche, è diventata più sicura e meno invasiva.

La chirurgia bariatrica mira a correggere o a guarire l’obesità patologica” - dichiara il Professor Mauro Toppino, del Centro di Chirurgia dell’Obesità dell’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino - “Negli ultimi anni si parla di anche chirurgia del metabolismo, poiché si è visto che queste procedure sono in grado di poter curare gran parte dei malati affetti da diabete mellito di tipo due. In generale, le tecniche chirurgiche mininvasive dovrebbero essere utilizzate per effettuare tutti gli interventi, considerato il grande impatto che hanno in questo ambito sulla riduzione delle complicanze e del dolore postoperatorio.”

Obesità - interventi gastrorestrittiviTuttavia, nonostante l’alto numero di pazienti che potrebbero giovarsi dell’intervento, sono solo circa 10.000 i pazienti che nel nostro Paese ogni anno affrontano questo percorso. Un gap notevole, le cui motivazioni  sono da attribuire a molteplici fattori.

“Esiste, in Italia, un problema di non accessibilità ai trattamenti di chirurgia bariatrica, che non può essere considerato un settore analogo alle chirurgie tradizionali: - prosegue il Professor Toppino – C’è bisogno, infatti, di un percorso formativo molto lungo, di caratteristiche particolari della sala operatoria, e di degenza, oltre che di personale particolarmente addestrato, che possiedono solo pochi centri d’eccellenza in Italia, identificati dalla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche. Nel nostro Centro operiamo in media 200 pazienti l’anno, ma speriamo ci vengano fornite le risorse per poterlo decisamente aumentare.”

Obesità - intervento chirurgicoL’impatto globale del problema è molto forte: gli obesi, infatti, spesso presentano un quadro clinico complicato dal diabete, dall’insufficienza respiratoria, da patologie articolari da carico, dall’ipertensione,  da malattie cardio-circolatorie, cioè patologie associate che incidono gravemente sulla vita privata e sul lavoro. Per costoro,  l'intervento permette di affrancarsi da terapie croniche, anche gravose da un punto di vista economico (se consideriamo i pazienti giovani a cui viene diagnosticato un diabete prima dei 50 anni), come l'insulina o i farmaci per l'ipertensione e per l'ipercolesterolemia.

L’utilizzo delle tecniche di Chirurgia Mini-Invasiva, inoltre, permette un recupero e reinserimento lavorativo più rapidi.  Con le tecniche laparoscopiche di oggi, il paziente rimane in ospedale per 2-3 giorni e può riprendere il lavoro entro la prima settimana dall’intervento chirurgico. Si ha il raggiungimento della perdita del 60 – 70 % del peso in eccesso nell’arco di 10-12 mesi dall’intervento. Il paziente si riappropria dei gesti quotidiani di una vita normale, che l’obesità gli aveva pregiudicato, come andare al lavoro in macchina, andare in aereo o prendere un treno.

Suggerimenti