Recensioni

Il teorema vivente

Il romanzo di una grande scoperta matematica

Com'è la vita di un matematico? Cosa succede dal momento in cui un ricercatore decide di lanciarsi in una nuova avventura dimostrativa a quando viene accettato e pubblicato il risultato ottenuto?

Da poche settimane nelle librerie italiane, il nuovo e atteso lavoro di Cédric Villani, "Il teorema vivente. La mia più grande avventura matematica", segue la genesi di un lavoro matematico, il racconto di una sfida, accolta e vinta, della "scoperta della vita".

Cédric VillaniTutto inizia a Lione, il 23 marzo 2008, in un laboratorio pieno di scartoffie, volumi e formule scritte e cancellate su una lavagna, e passando attraverso due anni di duro lavoro, raccontati in quello che appare come un diario, personale e professionale, si arriva al massimo riconoscimento per uno studioso: la pubblicazione del risultato sulla rinomata rivista Acta Mathematica e al conferimento della Medaglia Field, considerata al pari del Nobel nella comunità matematica, durante il Congresso Internazionale dei Matematici (ICM), tenutosi a Hyderabad in India nell'agosto 2010.

Cédric Villani, classe 1973, ricercatore francese e direttore dell'istituto Henri-Poincaré, eccentrico, a partire dallo stravagante modo di vestire da baronetto dell'800, poliedrico e geniale, fin dai tempi dell'Università ha mostrato il suo interesse nel campo delle equazioni differenziali alle derivate parziali e della fisica matematica.

A valere il prestigioso premio allo studioso sono stati in particolare i suoi studi su due dei problemi centrali dell'elettromagnetismo e della termodinamica: l'equazione di Boltzmann, che descrive il trasporto di grandezze all'interno di un fluido lontano dall'equilibrio termodinamico, e la realizzazione della prima vera ed esatta dimostrazione non lineare dello smorzamento di Landau.

Il libro ripercorre quest'avventura, attraverso le parole dello stesso autore della scoperta, che in due anni ha viaggiato da Kyoto a New York, da Princeton a Hyderabad, ha seguito e tenuto seminari, si è confrontato con colleghi. Fondamentali sono stati i dialoghi e lo scambio di idee con l'amico Clément Mouhot e le varie corrispondenze epistolari.

Chi di voi pensa che i matematici siano persone avulse dalla realtà e dalla vita normale, chiuse nel loro mondo e nei loro pensieri, distanti da qualsiasi passione e interesse diverso dalla pura teoria numerica, si dovrà ricredere. Villani riempie le pagine dei suoi stati d'animo, dei dubbi, delle perplessità e dello sconforto (che lo assale quando per esempio il suo primo articolo viene rifiutato), della gioia e del piacere di quando "tutto quadra". Ma non solo questo: troviamo citazioni di poesie, canzoni messe su replay più e più volte per concentrarsi meglio, cibi mangiati, l'amore per la famiglia e racconti dei sogni fatti.

Pur mantenendo sempre un carattere divulgativo, il libro sazierà anche gli addetti ai lavori. Pagine e pagine di formule e dimostrazioni rigorose, infarcite di codice Tex, il linguaggio dei matematici, lettere in lingua originale e appunti, tanti scarabocchi buttati giù senza pensarci, parti tratte da articoli pubblicati.

La passione dell'autore per la materia si respira in ogni parola, dal portatile chiamato Gaspard, in onore di Monge, ai tributi ai grandi studiosi del passato che l'hanno ispirato, le cui biografie si possono trovare alla fine di ogni capitolo.

Per dirla come farebbe un fisico, l'avventura di Villani è tutt'altro che una "traiettoria rellinea uniforme". Ostacoli, deviazioni, battute d'arresto e improvvise ispirazioni, sentimenti, notti insonni. Insomma, un vero e proprio romanzo, quello di una delle più grandi scoperte matematiche dei nostri tempi.

 

 

In copertina


Cédric Villani
Rizzoli

282
17063630

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