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Il pianeta è in pericolo? Arrivano i matematici!

Parte il Mathematics of Planet Earth (MPE) 2013, un'iniziativa che ha come obiettivo quello di dar voce ai ricercatori per mostrare come la matematica può essere utile per affrontare i problemi del nostro mondo. L'Italia vi partecipa proponendo il workshop "Mathematical Models and Methods for Planet Earth".

 

Se dicessi “matematico”, a cosa e a chi pensereste? Probabilmente vi verrebbe in mente la “fotografia” di uno studioso che non ama la folla e che, chiuso nel suo stanzino, armato di calcolatrice e computer, crea nuovi teoremi, riempiendo lavagne di formule astratte e astruse, senza curarsi di quello che accade nel mondo che lo circonda.

lavagna matematicaCancellate dalla mente questa immagine: i matematici, oggi, tirano fuori dai cassetti impolverati i risultati ottenuti in anni di studi e li mettono a disposizione di tutti, per dare il loro contributo alla salvaguardia del nostro pianeta.

Lo fanno promuovendo un’iniziativa, il  Mathematics of Planet Earth (MPE) 2013, lanciata dalla International Mathematical Union in occasione del Congresso Internazionale dei Matematici di Hyderabad nel 2010, a cui partecipano più di 100 istituzioni accademiche e società scientifiche in tutto il mondo.

Molteplici i contributi che i matematici possono dare nel combattere i problemi globali quali disastri naturali, terremoti, tsunami, cambiamenti climatici, sostenibilità e malattie.

Gli esempi che si possono fare sono molti, tra i più importanti risultati ottenuti fin'ora emergono ad esempio le nuove strategie messe a punto dai matematici in collaborazione con gli ingegneri per la ricarica delle falde acquifere sotterranee; lo sviluppo di una maggiore comprensione teorica dei virus, grazie alla quale i medici potranno poi sviluppare i farmaci necessari per combatterli; lo sviluppo di modelli da sottoporre a governi e industrie per pianificare azioni di riduzione  dell’inquinamento.

Inoltre, con la potente arma della statistica, i matematici hanno un ruolo fondamentale nella previsione di catastrofi naturali, eruzioni vulcaniche e sono in grado di creare modelli per l’adattamento degli ecosistemi ai cambiamenti climatici.  

L'MPE ha l’obiettivo di far conoscere le attività svolte dai matematici in questMpe2013o contesto e di invogliare i ricercatori a lavorare in questo senso, con un occhio di riguardo rivolto anche ai più giovani,  che  rappresentano il futuro e a cui spesso viene insegnata la materia fornendo loro molti strumenti, senza però spiegare la loro enorme potenzialità.

Per fare questo sono previsti nel 2013 diversi eventi, tra cui più di 10 programmi a lungo termine presso istituti di tutto il mondo, più di 50 gruppi di lavoro, numerose conferenze pubbliche, lo sviluppo di materiali didattici, mostre d'arte e un concorso internazionale in cui è previsto un premio per   il modello migliore e più innovativo.

Anche l’Italia in questo contesto dà il suo contributo.   In particolare l’INdAM (Istituto Nazionale di Alta Matematica) ha in previsione nei giorni 27, 28 e 29 Maggio 2013, un workshop a Roma dal titolo "Mathematical Models and Methods for Planet Earth", organizzato da Alessandra Celletti, Ugo Locatelli, Tommaso Ruggeri e Elisabetta Strickland, a cui hanno già dato l'adesione14 matematici di varie nazionalità, tra cui anche due studiosi torinesi, Luigi Preziosi del Politecnico di Torino e Antonello Provenzale (ISAC-CNR).

Tra i temi principali dell’incontro ci saranno l’oceanografia su larga scala, l’analisi dell’economia globale, la difesa da asteroidi potenzialmente pericolosi, il monitoraggio di tsunami, uragani e terremoti, la dinamica delle popolazioni in ecologia, le variazioni climatiche, la gestione dei detriti spaziali e il controllo delle epidemie.

Per maggiori informazioni:

http://mpe2013.org/workshop/mathematical-models-and-methods-for-planet-earth/

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