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La Storia della Matematica in classe: dalla materna alle superiori

Seconda edizione del convegno di Ivrea. Attraverso conferenze e laboratori si cercherà di far acquisire agli studenti e agli insegnanti maggiore consapevolezza sull'importanza della storia della matematica

La matematica nelle civiltà arcaiche, nella Mesopotamia, in Egitto e in Cina, la geometria di Euclide, Archimede e Apollonio, l’algebra dalla matematica araba al calcolo letterale di Viète e il calcolo delle probabilità nato dai giochi d’azzardo. Questi saranno solo alcuni dei numerosi e affascinanti argomenti che verranno trattati nel corso della seconda edizione di La Storia della Matematica in classe: dalla materna alle supDipartimento storia matematiche logoeriori.

Il convegno, organizzato dal Dipartimento di Matematica G. Peano dell'Università di Torino in collaborazione con Il Giardino di Archimede, Un museo per la matematica di Firenze, la Società Italiana di Storia delle Matematiche e l'Associazione Subalpina Mathesis di Ivrea, si terrà ad Ivrea dal 14 al 16 marzo 2013.

Scopo degli incontri quello di far acquisire ai ragazzi una maggiore consapevolezza critica dei rapporti del pensiero matematico e il contesto storico, filosofico, scientifico e tecnologico.

Nei programmi ministeriali spesso si punta a fornire più nozioni possibili agli studenti, formule e teoremi che questi rischiano poi di dimenticare in fretta se introdotti come argomenti senza connessione. Presentare nozioni sulle origini e informazioni sul “come” siano nate le idee dei matematici, anche in rapporto al contesto geografico e storico, potrebbe essere un modo per spiegare ai ragazzi la materia e farla loro comprendere meglio.

Ad un ragazzo sarà più facile ricordare quella strana parola, algoritmo, che si usa per indicare il metodo di risolvere un determinato problema attraverso un numero finito di passi, se gli si racconta la storia del matematico persiano, al-Khwarizmi, che diede il nome al procedimento cercando di risolvere le equazioni di secondo grado.Al Khwarizmi

Anche i poliedri regolari appariranno più interessanti se pensati come il mezzo grazie al quale Keplero formulò la sua teoria sul sistema solare. Disegnandoli su una lavagna e osservando come questi si "incastravano" tra loro e i rapporti che intercorrevano tra le loro misure, scrisse un  importantissimo trattato sulla struttura del cosmo.

Il convegno, come anticipato, si articolerà in tre giornate.    

Al mattino del primo giorno, nell'Auditorium del Liceo Scientifico A. Gramsci in Via Alberton 10 A, si svolgeranno una serie di conferenze di studiosi di storia, pedagogia e didattica della matematica. Il convegno proseguirà poi nei pomeriggi del 14 e 15 marzo e il sabato mattina nelle aule dell'officina H, Polo Formativo e di Ricerca in via Montenavale 1, che saranno dedicati a comunicazioni e laboratori, in cui insegnanti e ricercatori illustreranno le sperimentazioni condotte tra ottobre 2012 e marzo 2013 sui temi citati, e verranno anche presentati i risultati ottenuti nei vari contesti scolastici.

Sul sito http://php.math.unifi.it/convegnostoria/convegnostoria2/index.html si possono trovare, oltre a maggiori informazioni, anche il modulo di iscrizione utile sia per chi vuole semplicemente seguire i lavori, sia per chi volesse presentare un laboratorio.

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