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Notizia del 21/09/2007

Un vaccino antitumorale rallenta il melanoma

Un vaccino antitumorale in grado di rallentare il melanoma nei topi è stato studiato da ricercatori italiani. I primi risultati sono molto promettenti. I dati dello studio, realizzato dalla società biotech Molmed e dell'Istituto Scientifico San Raffaele di Milano, sono stati pubblicati oggi sul Journal of Clinical Investigation. Secondo quanto riferito in una nota dell'istituto si tratta di un innovativo vaccino terapeutico basato sull'ingegnerizzazione genetica dei linfociti affinché esprimano un antigene tumorale del melanoma. I linfociti del topo sono stati prelevati e modificati in modo da 'caricarsi' dell'antigene tumorale, diventando una navetta per portarlo a destinazione all'interno del nostro corpo. Una volta reiniettati nell'organismo - morendo - hanno rilasciato l'antigene. Le cellule dendritiche, assolvendo al loro compito, hanno catturato l'antigene tumorale rilasciato dai 'linfociti-navetta' rendendolo visibile alle cellule T, che hanno l'incarico di rispondere a tutti gli attacchi esterni. E infatti queste cellule hanno attivato una risposta immunitaria contro il melanoma, rallentandone la crescita.

Attualmente in sperimentazione clinica, "l'approccio adottato ha dimostrato di superare brillantemente alcuni degli ostacoli che minano la via dello sviluppo di approcci efficaci di vaccinazione terapeutica - ha commentato Claudio Bordignon, presidente e AD di Molmed - ovvero la difficolta' di innescare una risposta immune in maniera piena e durevole".

"Il meccanismo di immunita' protettiva messo in luce in questo lavoro - ha dichiarato Vincenzo Russo primo autore dell'articolo - e' coerente con il tipo di risposte positive che stiamo ottenendo in pazienti affetti da melanoma, anche se i risultati clinici sono evidentemente molto preliminari".