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Il vaccino contro l'epatite C parla italiano

I ricercatori della società biotech Okairos di Napoli, in collaborazione con l'Università di Oxford, mettono a punto un innovativo vaccino contro l'epatite C partendo da studi sugli scimpanzè

 

Okairos - logoLa ricerca italiana, grazie alla collaborazione tra l'azienda farmaceutica Okairos e il Dipartimento di medicina dell'Università di Oxford,  è in prima linea nello sviluppo di un nuovo vaccino  ideato per debellare il virus dell'epatite C (HCV).

L'epatite C, con 4 milioni di individui infetti negli Stati Uniti d'America e più di 1 milione in Italia, è diventata anche nel mondo occidentale una delle più diffuse ed importanti cause di malattia cronica del fegato. Inoltre, Il virus HCV muta rapidamente, sottraendosi alle difese immunitarie del nostro organismo e rendendo difficile lo sviluppo di un vaccino tradizionale sufficientemente protettivo, nonostante i numerosi i tentativi compiuti fino ad oggi. E’ quindi di estrema importanza avere la disponibilità di un vaccino efficace in tempi brevi.

epatite cLo sviluppo dei  vaccini si basa sull'uso dei cosiddetti 'vettori', ossia vere e proprie 'navicelle' genetiche che trasportano l'antigene dentro il corpo umano. I vettori sono fatti di virus inattivati (resi innocui), di solito si usano gli adenovirus umani che però, essendo appunto dei virus ben noti al nostro corpo (si pensi al comune raffreddore), non inducono una forte reazione immunitaria.

I ricercatori italiani hanno avuto l’innovativa idea di usare, invece, virus di scimpanzè che sono innocui ma sconosciuti al nostro corpo e quindi in grado di stimolare più  attivamente il sistema immunitario. Hanno quindi raccolto una serie di campioni di adenovirus di scimpanzè e costruito i nuovi vettori.

I primi convincenti risultati, che dimostravano l'elevata immunogenicità e il buon profilo di sicurezza del nuovo vaccino sull’uomo, erano già stati presentati all’International Liver Congressdi Berlino nell’aprile 2011, e sono stati confermati dai trials clinici più recenti compiuti su volontari umani.

Il vaccino si e' rivelato molto sicuro, cioe' privo di effetti collaterali, soprattutto a danno del fegato, con reazioni locali e sistemiche di scarsa rilevanza clinica, nonche' molto efficace per la sua capacita' di indurre una risposta immunitaria potente e duratura contro l'HCV.

National Institute for HealthInoltre la somministrazione del vaccino ha indotto la produzione di cellule T citotossiche (anche chiamate T CD8), che sono le uniche vere armi efficaci contro virus subdoli come epatite C e l'Hiv. Molto più efficienti dei soli anticorpi nel contrastare l'infezione del virus HCV.

Ora, in collaborazione con il National Institute of Health americano, è stata richiesta all'FDA l'autorizzazione alla sperimentazione per valutare l'efficacia del vaccino per poter iniziare lo studio clinico di Fase II in Usa entro il primo trimestre 2012 presso due cliniche universitarie americane: la Johns Hopkins University di Baltimora e l'Universita' di California a San Francisco.    

Il gruppo di ricerca della Biotech Okairos sta, inoltre, lavorando a una serie di vaccini tra cui quelli contro la malaria, il virus respiratorio sinciziale (RSV), il virus Ebola e uno universale contro l'influenza. Tutti questi candidati vaccini sono basati sui nostri vettori adenovirali derivati da scimpanzè e per ora sono stati testati con successo in modelli animali per dimostrarne l'efficacia prima della prova clinica nell'uomo.