Tumore al seno: aumentano i sospetti che sia in relazione con un virus
Che alcuni virus siano capaci di spingere le cellule verso una trasformazione tumorale è qualcosa sospettato da tempo, e che da qualche anno sta trovando sempre maggiori conferme. Ad esempio nella relazione tra un tipo di leucemia ed il virus HHV8.
Ora una ricerca condotta da un gruppo di scienziati della George Washington University, pubblicata sulla rivista "Cancer", ha scoperto nuove prove che fanno pensare seriamente ad una relazione tra un certo tipo di virus ed alcune categorie di tumori al seno.
I ricercatori americani hanno esaminato le cellule tumorali provenienti da 38 donne tunisine colpite da questa malattia e le hanno confrontate con quelle provenienti da donne di altri Paesi. Nelle prime, le cellule cancerose mostravano nel 74% dei casi la presenza di una informazione genetica specifica del Virus del tumore mammario dei topi (MMTV). E' una percentuale molto più alta rispetto alle altre nazioni. Tra le pazienti italiane quella sequenza genetica era presente, ad esempio, solo nel 38% dei casi.
Qual è il vero ruolo dell'MMTV, o di un virus molto simile ad esso, nella genesi del cancro al seno? E perché c'è questa differenza tra Paesi diversi?
"I risultati - dicono gli autori nel testo pubblicato su Cancer - ci forniscono un'evidenza crescente dell'esistenza di un virus del tumore del seno umano, con delle differenze nella prevalenza geografica".
Effettivamente l'MMTV, o un suo parente prossimo, potrebbe essere diffuso da una razza di topi più comuni in nord Africa che non negli Stati Uniti o in Europa. Ma su questo argomento si è solo agli inizi, e bisogna ricordare che una relazione diretta del tipo "infezione da virus - segue tumore" non è stata ancora dimostrata per il cancro al seno.