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Notizia del 24/04/2013

Studiare internet per capire i meccanismi di diffusione del tumore al polmone

Secondo un gruppo di ricercatori americani, è possibile usare un algoritmo simile a quello usato da Google per misurare la popolarità dei siti Web, e predire le pagine più visitate dagli utenti, per prevedere la direzione in cui le cellule del cancro al polmone si muovono dal tumore primario nel resto dell’organismo verso gli organi secondari formando le metastasi.

Tumore al polmone - metastasiIn particolare, la mappa di invasione delle cellule del tumore al polmone si basa su un sistema di simulazione, chiamato “modello di Markov in catena continua” (Mcmc), un algoritmo simile a quelli di PageRank e Viterbi usati da Google per indicizzare le pagine di Internet secondo il gradimento degli utenti.

Essere in grado di predire il movimento delle cellule tumorali nelle fasi iniziali del tumore è di vitale importanza. Sviluppare metodi diagnostici e trattamenti focalizzati agli organi spreaders potrebbe limitare la diffusione del tumore, riducendo l’entità delle metastasi e migliorando l’efficacia delle cure.   Intanto i risultati hanno mostrato che le cellule tumorali del polmone non si spostano in maniera lineare come finora si era ipotizzato, ma in più direzioni contemporaneamente. 

In un certo senso si può dire che la ricerca dimostra quanto Internet sia simile a un organismo vivente,  permettendo di utilizzare gli strumenti sviluppati per il Web nella pratica clinica






 

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