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Notizia del 19/12/2008

Occhio italiano su Venere

Un occhio italiano e' stato il primo strumento ad esplorare le nubi che avvolgono Venere, facendo di questo pianeta un modello senza precedenti per studiare l'effetto serra. Lo spettrometro Virtis (Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer) a bordo della sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Venus Express, ha permesso di ottenere la prima mappa del fitto strato di nubi che avvolge Venere insieme alla Vmc (Venus Monitoring Camera). il pianeta Venere

Il risultato, pubblicato su Nature, e' un quadro completamente nuovo dell'atmosfera del pianeta gemello della Terra, grazie a immagini e dati su temperatura, condizioni atmosferiche, struttura e dinamica delle sue nubi. Coordinatore dello studio e' Dimitri Titov, dell'istituto tedesco Max Planck di Lindau. Fornito dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), lo spettrometro Virtis ha captato immagini nelle bande dal visibile al vicino infrarosso, mentre la Vmc ha lavorato nella banda ultravioletta. La mappa che ne e' risultata permette adesso di comprendere meglio il clima di Venere, il pianeta piu' simile alla Terra nel Sistema Solare, e di paragonarle a quelle terrestri.

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