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Notizia del 30/03/2011

Il super-occhio è italiano

 

Tra i 47 progetti concorrenti arrivati da tutta Europa per essere realizzati nel prossimo decennio, l’Agenzia Spaziale europea (Esa) ha scelto quattro candidati, tra i quali il satellite “Loft”, Large Observatory For x-ray Timing”, un progetto guidato da ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, in collaborazione con altri enti di ricerca italiani e stranieri. L’Esa valuterà e studierà i programmi di ricerca candidati e nel 2015 ci sarà la scelta definitiva.

Caratteristica di Loft è il suo grande occhio di 12 metri quadrati, ideato con lo scopo di guardare buchi neri e stelle di neutroni.

Marco Feroci e Luigi Stella, ricercatori responsabili del progetto “Loft”, spiegano come l’osservazione del comportamento della luce in prossimità dei buchi neri sia un importante indizio per comprenderne la struttura; inoltre, un’osservazione in condizioni tanto particolari è di fondamentale importanza per verificare le implicazioni della teoria della Relatività di Albert Einstein. Una piccola contraddizione tra le previsioni teoriche e i dati forniti da “Loft” metterebbe in discussione una delle più profonde certezze della fisica moderna.

Un altro obiettivo del progetto di ricerca riguarda lo studio delle particelle che compongono la materia in condizioni di densità estreme, come nelle stelle di neutroni; “Loft”, grazie alla sua capacità di captare i raggi X, potrebbe individuare le particelle all'interno della stella, dato che la radiazione X emessa dalle stelle di neutroni subisce effetti riconducibili al tipo di particelle che le formano.

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