Notizie

Notizia del 13/11/2006

Medicina spaziale: Italia in primo piano

La NASA si prepara ad effettuare nei prossimi 20 anni missioni spaziali sempre più lunghe. Se oggi gli astronauti trascorrono al massimo sei mesi nella Stazione Spaziale Internazionale, in futuro dovranno abituarsi a restare lunghi periodi dapprima sulla superficie lunare e poi su quella di Marte. Questo significa dedicare sempre maggiori risorse allo studio delle conseguenze sull'organismo umano a periodi prolungati di permanenza nello spazio.

L'Italia si presenta con ottime credenziali nell'ambito della medicina aerospaziale, con la preparazione dei primi tre medici dell'Aeronautica Militare specializzati in questa disciplina e con grandi passi avanti in campo scientifico.

Il Congresso Internazionale sulla "Gravità e il sistema cardiovascolare" che si svolgerà a Roma dal 13 al 15 novembre, sarà l'opportunità per discutere e fare il punto della situazione sulle conoscenze attuali in fatto di tecnologie mediche e per programmare le attività per il futuro. Per i laboratori di ricerca italiani questo importante convegno rappresenterà inoltre l'occasione per attirare l'attenzione del Governo e degli Enti interessati e lanciare nuovamente la richiesta di avere a disposizione una centrifuga per lo studio degli effetti dell'accellerazione, strumento indispensabile per portare l'Italia all'avanguardia in ambito europeo e avanzare nella ricerca biomedica, farmacologica e biotecnologica, non solo nel campo medico-spaziale, ma anche in quello della medicina generale.

Suggerimenti