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Notizia del 23/04/2003

Le cellule staminali nei denti da latte

Altro che la vecchia storia del topolino che portava regali ai bimbi quando cadeva un dentino: i doni dei denti da latte potrebbero essere molto più sostanziosi.

Sono le cellule staminali. Le ha trovate Songtao Shi, del National Institute of Craniofacial Research, una struttura del National Institute of Health americano. Ed è successo per caso, o quasi. Sua figlia di sei anni, infatti, gli ha chiesto un giorno di aiutarla a togliere un dentino che traballava. Al ricercatore è venuto in mente di esaminare con cura la polpa rimasta attaccata al dente, ed è riuscito in breve ad isolare cellule staminali viventi ed in buona salute.

Assieme ad i suoi collaboratori Shi ha cominciato a collezionare dentini da latte caduti dai bambini, scoprendo, come racconta in un articolo pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, che per ognuno di essi si potevano estrarre e mettere in coltivazione almeno 20 cellule staminali.

Che nella polpa dei denti adulti ci fossero staminali lo si sapeva già. Ma queste trovate nei denti da latte si comportano diversamente: sono più veloci a riprodursi, e questo fa pensare che siano ad uno stadio più immaturo delle altre.

Il grado di maturazione significa molto: una cellula staminale molto poco matura è una cellula che può più facilmente formare tessuti diversi, adatti per riparare organi danneggiati o per sconfiggere alcune malattie degenerative.