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Notizia del 07/02/2014

Il cervello dell'uomo senza memoria

Henry Gustav Molaison è uno dei più famosi pazienti negli annali della storia delle neuroscienze. Nel 1953 subì un intervento chirurgico sperimentale, per curare da una grave forma di epilessia, che gli costò molto caro: Molaison ricordava tutto quello che era successo prima dell’intervento, ma venne completamente privato del meccanismo di fissazione delle memorie.

Il suo caso divenne molto celebre nel mondo delle neuroscienze, tanto che alla morte del paziente, avvenuta nel 2008, iniziarono subito gli studi diretti sul suo cervello. Jacopo Annese, neuroanatomista italiano della University of California, San Diego, e direttore del Brain Observatory, ha congelato il suo cervello e ne ha ricavato 2401 lamelle da analizzare al microscopio. L’operazione è stata trasmessa in diretta streaming sul sito di Annese, registrando tra l’altro oltre 400mila accessi, con l’obiettivo di preservare questo importante studio scientifico.

L’interesse per il caso Molaison non si fermò al 2008: recentemente sono state fatte nuove scoperte che spiegano il deficit di memoria del paziente. Gli autori di questo studio hanno fatto un’analisi preliminare dell’organo e hanno scoperto che William Beecher Scoville, il chirurgo che operò Molaison, rimosse solo una porzione di ippocampo, anziché tutto, e tagliò inoltre una parte della corteccia entorinale e dell’amigdala. Il danno maggiore fu nella rimozione della corteccia entorinale poiché questa contiene tutte le connessioni che portano informazioni dal mondo esterno all’ippocampo. Per questo errore Molaison fu privato del meccanismo di fissazione della memoria. Gli studi sul caso Molaison continueranno e ci sveleranno altri segreti sul sul cervello malato più famoso del mondo.

 

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