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Notizia del 03/09/2009

Fibre ottiche di seta

La seta, fibra naturale conosciuta sin dall'antichità, morbida al tatto e rilucente, ma al contempo dotata di una resistenza senza pari, si presta per realizzare un biopolimero in grado di comportarsi come una fibra ottica. Il grande vantaggio risiede nelle caratteristiche di biocompatibilità e biodegradabilità che tale polimero, messo a punto da un gruppo di ricercatori della Tufts University e dell'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign, presenta. Nelle applicazioni biomediche le guide d'onda devono infatti interagire con le cellule e i tessuti.

L'utilizzo di un polimero biocompatibile consente di trasportare la luce in maniera controllata all'interno dei tessuti viventi, ad esempio per monitorare in vivo il glucosio, per rilevare la presenza di virus, e anche per attivare, tramite impulsi luminosi, sostanze farmacologiche.