Fibre ottiche di seta
La seta, fibra naturale conosciuta sin dall'antichità, morbida al tatto e rilucente, ma al contempo dotata di una resistenza senza pari, si presta per realizzare un biopolimero in grado di comportarsi come una fibra ottica. Il grande vantaggio risiede nelle caratteristiche di biocompatibilità e biodegradabilità che tale polimero, messo a punto da un gruppo di ricercatori della Tufts University e dell'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign, presenta. Nelle applicazioni biomediche le guide d'onda devono infatti interagire con le cellule e i tessuti.
L'utilizzo di un polimero biocompatibile consente di trasportare la luce in maniera controllata all'interno dei tessuti viventi, ad esempio per monitorare