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Saranno necessari 10 anni per costruire l'E-ELT (European Extremely Large Telescope),  più grande telescopio ottico al mondo, sul Cerro Armazones sulle Ande cilene a 3.060 metri di quota. L'imponente impresa verrà realizzata da un consorzio di 14 paesi, tra i quali l'Italia.  Lo strumento peserà circa 3 mila tonnellate e sarà inglobato in un enorme edificio in grado di muoversi in sintonia con esso; il costo si aggirerà intorno a 1,1 miliardi di euro. 

L’E-ELT sarà composto da un sistema di cinque specchi di cui il più grande di 39,3 metri di diametro, quasi la metà di un campo da calcio, consisterà di un alveare di 798 sotto-specchi esagonali larghi 145 centimetri ciascuno e spessi 5 cm, tutti deformabili, per fornire in ogni momento una superficie accuratissima, con deviazioni inferiori a un decimillesimo di un capello.

L’E-ELT sarà in grado di raccogliere luci debolissime poste a grandissime distanze: potrebbe vedere un lampione stradale su Marte.  Grazie ad esso sarà possibile osservare direttamente e indirettamente pianeti extrasolari simili al nostro, per capire la frequenza delle condizioni adatte alla vita come la conosciamo sulla Terra. Consentirà di studiare come si formano e si sviluppano le stelle, le galassie e i buchi neri, di misurare direttamente l’espansione dell’universo rispetto a 10 miliardi di anni fa, di verificare la teoria della relatività generale, nonché di valutare se le costanti della fisica, come il rapporto tra la massa del protone e quella dell'elettrone, sono rimaste invariate nel tempo.