Occorrente:
- una tortiera di alluminio
- una spatola
- un cucchiaio
- pasta per la torta
- marmellata
- crema
- zucchero cristallizzato
- zucchero a velo
Procedimento
«Mille e due notti: la teglia incantata» o: «Le buone ricette: torta fatta in casa» di Theodore Monod.
Prendere la tortiera che ci farà da stampo e da basamento (e che, geologicamente parlando, rappresenta i graniti mauritani e tuareg).
Sistemare la pasta per la torta nella tortiera, in masse irregolari (A): la pasta rappresenta le catene montane precambriane ovvero le Saharidi.
Livellare accuratamente con il coltello (B), con un bel colpo di spatola, proprio come l'erosione ha spianato le Saharidi.
Primo incidente: una colata (fortunatamente di marmellata) inonda lo stampo (C), come il mare, all'inizio del Primario, invade il basamento sahariano in determinati punti, occupandolo fino al carbonifero medio: cambriano, siluriano, devoniano, inizio del carbonifero... che marmellata! Il Sahara è sempre sommerso: vi si depositano arenarie, calcari, conglomerati, argille, tutti i sedimenti degli altipiani tuareg e mauritani.
Nuovo contrattempo: il fondo della tortiera si gonfia (nel vero senso della parola); emergono latta, pasta e marmellata (D); è l'epoca del carbon fossile; il mare indietreggia e il Sahara, abbandonato dalle acque, si scalda al sole.
Ma chi dice terraferma dice erosione; i sedimenti vengono intaccati, mordicchiati, piallati; la cucchiaiata è talmente vigorosa che raggiunge spesso, attraverso la marmellata, la pasta e a volte il metallo del fondo (E).
Il tutto continua per migliaia d'anni; ma l'erosione non ha il potere di far evaporare il prodotto delle sue piallature; può solo spostarlo e, se non arriva al mare, bisogna ben accumularlo da qualche parte; quello che perdono certi luoghi, lo guadagnano altri; la colmatura progredisce (F).
Poi, un bel giorno, una nuova colata, questa volta di crema (G), riempie ancora lo stampo. Il mare invade di nuovo buona parte del Sahara, depositando naturalmente i sedimenti d'uso, cretacei ed eocenici (inizio del terziario).
Nuova ritirata dell'acqua salata, nuova fase continentale (H): come sempre si installano contemporaneamente erosione e accumulo.
Il paese assume gradualmente l'aspetto attuale: spolverizzare con zucchero cristallizzato (depositi quaternari d'acqua dolce) e zucchero a velo (dune) (I).
Ecco fatto. Servire bollente o ghiacciato.
Lo sapevi che...
Il deserto del Sahara si estende attraverso tutta l'Africa settentrionale, dall'Oceano Atlantico al Mar Rosso, con l'esclusione della fascia costiera mediterranea, della catena dell'Atlante e della valle del Nilo. Ha un fronte di oltre 4.000 km e tocca ben dieci nazioni. La sua superficie totale è di 8.600.000 kmq (quasi quanto il territorio degli Stati Uniti) ma, giorno dopo giorno, si allarga sempre più. Il clima sahariano è uno dei più ostili che si possano immaginare per gli organismi viventi; durante la notte si registrano temperature invernali di -10°C mentre durante il giorno, in estate, salgono facilmente a +50°C all'ombra.