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La Biblioteca Storica della Provincia di Torino: una fonte di preziosi testi scientifici

La Biblioteca Storica della Provincia di Torino: una fonte di preziosi testi scientifici

La Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte appartiene all'Amministrazione Provinciale di Torino e venne aperta al pubblico nel 1964, ventiquattro anni dopo che nel rogo della Biblioteca Nazionale di Torino era andata distrutta la Sezione Piemontese.

Volume della Biblioteca Storica della Provincia di TorinoLa "Biblioteca di storia e cultura Giuseppe Grosso" , cui è annessa una cospicua serie di fondi archivistici, si colloca nella realtà torinese come organo specializzato nel raccogliere, conservare e favorire la consultazione del materiale documentario pubblicato in Italia, all'estero o inedito sulla storia, la letteratura, l'arte, l'archeologia, l'economia, il costume e le tradizioni popolari del Piemonte e degli antichi Stati Sardi (Savoia, Genovese, Chiablese, Delfinato, Valle d'Aosta, Sardegna, ecc.)

La Biblioteca rappresenta dunque un punto di riferimento essenziale per l'intera area regionale, grazie all'intrinseco valore culturale e testimoniale delle sue raccolte e di alcune preziosità della Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte.

 Complessivamente sono presenti circa 100.000 tra volumi e opuscoli; 350 edizioni del Cinquecento; 150 manoscritti; 254 spartiti musicali; 1.200 tesi di laurea; 2.273 periodici, di cui un centinaio correnti; 347 carte geografiche; 482 stampe; 375 unità di grafica d'autore; 1.000 fotografie e 37 fondi archivistici.

La varietà delle raccolte conservate nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte spazia nei settori delle più disparate discipline, aventi sempre un aggancio con il Piemonte, tant'è che anche una curiosità agronomica è degnamente rappresentata, come si evince da un manoscritto sui giardini di Santena. Il settore scientifico è ampiamente rappresentato, in particolare grazie al Fondo Carlo Ignazio Giulio matematica, ingegneria, meccanica

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