Dossier

Il dialogo tra Arte e scienza nel Rinascimento: un esempio

I disegni di Leonardo da Vinci

L'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci Un esempio di straordinaria convergenza tra osservazione, ricerca artistica e ricerca scientifica è rappresentato dai disegni di Leonardo da Vinci. Osservatore metodico e sistematico, pittore e ingegnere, assertore dell’esigenza di rendere tutto visibile e dell’idea che il disegno fosse un mezzo per accedere direttamente alla verità della natura, egli ci ha lasciato migliaia di disegni di rocce, piante, animali, parti del corpo umano che hanno il valore dell’opera d’arte ma sono anche strumento di indagine scientifica della realtà. Egli infatti non si limita solo a guardare il mondo naturale, ma tenta di documentarlo attraverso rappresentazioni grafiche, modelli, illustrazioni, creando così un linguaggio visivo e artistico assolutamente nuovo.

Alla base c’è l’idea della superiorità del linguaggio visivo rispetto a quello verbale: “O scrittore, con quali lettere scriverai tu con tal perfezione, qual fa qui il disegno?” scriverà nei suoi appunti, “non ti impacciare di cose appartenenti alli occhi col farle passare per li orecchi, perché sarai superato di gran lungo dall’opera del pittore”.

I disegni di anatomia possono darci un’idea della simbiosi tra arte e scienza presente nel lavoro di Leonardo: la ricerca artistica sembra qui fondersi perfettamente con quella scientifica. Essi apparvero, agli inizi del ‘500, come un annuncio di quella riforma dell’anatomia che sarebbe stata propugnata, qualche decennio più tardi, da Andrea Vesalio.

L’interesse per l’anatomia segna gran parte della produzione leonardesca. Sin dai suoi primi lavori egli prende le distanze dall’anatomia artistica rinascimentale, che si limitava allo studio delle ossa e dei muscoli, evidenziando di essi soprattutto ciò che appariva “in superficie”, cioè attraverso la pelle. Per Leonardo, invece, l’anatomia è punto di convergenza di interessi più svariati, dall’idrologia alla statica, dalla dinamica alla psicologia. Lo studio e l’applicazione di queste discipline permette all’artista di indagare ora le proporzioni del corpo, ora l’anatomia di ossa e muscoli, ora l’espressione delle emozioni o il movimento del corpo. Ne risulta una grandissima varietà di disegni, insieme opere d’arte e racconti di indagini scientifiche.

Leonardo: studio di uomo Leonardo non arriverà mai a stendere un trattato scientifico ortodosso, tuttavia sono indubbie l’acutezza e la novità delle sue osservazioni, unite a una grande originalità nel rappresentarle. Albrecht Dürer, grande pittore tedesco contemporaneo di Leonardo, rimane profondamente colpito dall’originalità e dalla verosimiglianza di queste immagini e si affretta a copiarle con grande cura.

Come ha scritto lo storico della scienza Paolo Rossi: “I fogli di Leonardo che sono giunti fino a noi, i suoi appunti, i suoi disegni e quella irripetibile, straordinaria mescolanza di testi e di disegni, ci consentono di affacciarci come a una soglia: a quegli uomini e a quell’ambiente in cui quell’avvicinamento, quella compenetrazione (per noi impossibile e illusoria) fra scienza e arte apparvero possibili, si configurarono come reali”.

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