Dossier

Fondazione per le biotecnologie di Torino

Fondazione per le biotecnologie di Torino

Uno dei principali centri di gravità per l’Italia in questo settore.

Questo dossier fa parte di una rassegna di progetti innovativi in cui sono impegnati centri di ricerca, sviluppo e formazione avanzata dell'area torinese.

Se oggi le biotecnologie non fanno più notizia in quanto tali, e sono percepite come un ramo innovativo ma ormai ben assestato della ricerca scientifica, lo si deve anche a istituzioni come la Fondazione per le biotecnologie, che ha contribuito a fare di Torino uno dei principali centri di gravità per l’Italia in questo campo.

Alla Fondazione per le biotecnologie La Fondazione è nata in un’epoca in cui le aziende italiane che volevano occuparsi di biotecnologie dovevano chiamare specialisti dagli Usa, dal Canada o dal Nordeuropa.

Anche le prime iniziative di formazione continua e aggiornamento erano rivolte a tecnici che erano per lo più stranieri.

Poi verso la metà degli anni 1990 anche in Italia sono nati i primi corsi di laurea specializzati nelle biotecnologie, che acquisivano una visibilità pubblica sempre maggiore grazie agli sviluppi del progetto di sequenziamento del genoma umano.

Oggi non si può ancora dire che l’Italia sia diventata un forte esportatore di competenze in questo settore, ma il divario dagli altri Paesi occidentali per quanto riguarda la capacità di ricerca, la formazione e la divulgazione delle conoscenze è stato in buona misura colmato.

Uno sguardo ad alcune tra le sue numerose iniziative aiuta a capire le strategie e le modalità di lavoro della Fondazione.

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